Rifiuti di macellerie e pescherie, diventeranno "urbani" dal 2020

Esito positivo per l'incontro tra imprese e amministrazione promosso dalla Democrazia Cristiana

lunedì 14 gennaio 2019
Attualmente rientrano nella categoria "rifiuti speciali", con un considerevole aggravio di costi per lo smaltimento a carico delle imprese. Si tratta degli scarti di macellerie di pescherie, che adesso cercano un punto di contatto con l'amministrazione comunale per poter ridurre l'impatto di questa categorizzazione. Grazie all'impegno di Democrazia Cristiana, ricevuta a Palazzo di Città insieme a Francesco Filannino in rappresentanza di Assoimprese, la tematica è stata affrontata in modo da giungere a un esito positivo gradito dalle associazioni di categoria dei commercianti in questione.

A fine 2018 è stata presentata l'istanza da parte degli esercenti di macellerie e pescherie al fine di rimodulare l'attuale classificazione dei rifiuti. Come riferito dal sindaco Cosimo Cannito, il cambio di classificazione da rifiuti speciali a rifiuti urbani avverrà agli inizi del 2020. «Si è finalmente trovata una soluzione definitiva e che possiamo definire soddisfacente – è stata la dichiarazione del segretario della Democrazia Cristiana di Barletta Rocco Tarantino, presente in Comune insieme al coordinatore provinciale Carlo Leone – Tutto ciò è avvenuto dopo anni di molti dubbi ed incertezze. La Democrazia Cristiana di Barletta ha deciso di appoggiare l'istanza dei commercianti per raggiungere un'intesa con l'amministrazione comunale, e quanto fatto rappresenta un notevole passo in avanti».

«Attualmente queste attività commerciali – ha concluso Tarantino – pagano lo smaltimento dei rifiuti con un contratto a parte e con ditte private specializzate. Se tutto dovesse andare per il verso giusto, questo comporterà un risparmio per le aziende di circa 600 euro annui».