Riapre la Biblioteca dei Ragazzi

Un presidio culturale in periferia, un servizio pubblico per tutti i bambini

domenica 11 ottobre 2015
A cura di Floriana Doronzo
Proprio nei giorni in cui molti studenti lottano per la mancanza di spazi nei loro istituti, proprio nella zona barlettana di grande fermento giovanile, riapre la Biblioteca dei Ragazzi di Barletta. Mai tempo e spazio furono più idonei per riportare in vita un servizio basilare per l'identità culturale dei bambini, dalla nascita fino alla pubertà. A pochi giorni dall'inizio dell'anno scolastico, torna fruibile in Via dei Pini il servizio, questa volta del tutto comunale, della "Biblioteca azzurra", tornata in gestione all'associazione Mirabilia di Licia Divincenzo, madre decennale del progetto.

E se il presente produce comunicazione e il passato produce cultura, il futuro produce identità. Non è facile sintetizzare le peripezie giuridiche che questa Biblioteca ha dovuto subire, a scapito di quei 3800 giovani utenti che la frequentavano, ma adesso «è come se un figlio si fosse risvegliato dal coma» esordisce la dirigente del VII° Circolo Concetta Corvasce, che ricorda la valenza aggregante di un luogo simile: «La gioia di rivedere questo posto ripopolato dai bambini è immensa, perché qui coesitono due fattori sociali importanti: inclusione e democrazia. Inclusione perché ci sono molti bambini che hanno difficoltà di apprendimento e mi auguro che sia proprio questo il luogo in cui potersi riappropriare del piacere della lettura, che prescinde dal testo scolastico. E' una gioia sapere che il bambino autistico può sfruttare questo spazio con il proprio genitore/educatore e ascoltare una storia. Democrazia perché una famiglia che non può permettersi di acquistare libri, può usufruire del prestito bibliotecario e arricchirsi molto di più di chi ha. Altra opportunità offerta da questa biblioteca è quella di luogo protetto; quando i genitori si separano, la famiglia rimane e qui una madre o un padre possono recuperare il rapporto con il proprio figlio, attraverso una buona lettura e non all'ipermercato. Un sincero grazie all'amministrazione comunale, all'Istituto VII Circolo che concede lo spazio e a Mirabilia che curerà i progetti laboratoriali che qui si effettueranno».

Dietro l'apertura e il funzionamento della Biblioteca dei Ragazzi, ci sono le presenze politiche di Anna Francabandiera, vicesindaco e assessore ai servizi sociali, Santa Scommegna, dirigente ai beni culturali, Giusy Caroppo, assessore alla cultura e all'identità culturale e Carmine Doronzo, presidente della Commissione Cultura del Comune di Barletta. Ma ancor più indispensabili sono le presenze di Emanuele Romallo, Licia Divincenzo e Flora Dibenedetto, che quotidianamente lavorano affinchè ogni giovane barlettano possa fruire di un buon servizio culturale. Come ricorda l'assessore Caroppo, Barletta è culturalmente forte e desta l'attenzione e la stima di molti operatori culturali; ed effettivamente, quella di aprire una Biblioteca è una controtendenza di cui andare orgogliosi, in un momento in cui gli spazi culturali vengono chiusi e i fondi stanziati sono sempre più irrisori.

Con 1500 volumi, un arredamento accogliente e colorato e degli orari consoni ai ragazzi (dal lunedì al venerdì 16-19 e un'apertura mattutina dalle 9 alle 12), la Biblioteca aprirà le porte alle famiglie di tutta la città da lunedì 12 ottobre. «La Biblioteca "S.Loffredo" di Barletta è una delle poche ad essere informatizzata, con un repertorio consultabile on line, con una carta dei servizi e un regolamento fatto consultando gli stessi fruitori della biblioteca. Ecco, questa apertura va a incorniciare quella che è già un fiore all'occhiello della Barletta culturale e, perché no, continuare questa fioritura proprio qui in periferia, magari nel parco dell'umanità». Questa la sfida lanciata da Carmine Doronzo, evidentemente conscio della densità demografica infantile nei quartieri Patalini-Barberini.

Si respira consapevolezza adulta e incoscienza infantile in questa inaugurazione policroma, dalle sfumature che conoscono una nitidezza amministrativa. «E' grazie ai libri se 15 anni fa ho creduto a una cosa che non esisteva ed è grazie al mio amore per la lettura che ho potuto realizzare un luogo in cui far appassionare i bambini di questa città» dice emozionata Licia Divincenzo, che dedica questa giornata storica alle infanzie negate, maltrattate e a tutti quei bambini che salgono sui gommoni e non riescono a toccare altra terra, dopo aver lasciato la loro. A conclusione del ludico e formativo pomeriggio, la performatività dello scrittore Paolo Comentale ha incantato i bambini con le sue storie, recitate e narrate nell'auditorium del VII Circolo. Chi scrive deve sempre avere davanti a sé un'immagine e se si ha quella di un bambino, come insegna Tommy Dibari-anch'egli presente con i suoi alunni-difficilmente quella scrittura sarà un fallimento, perché da qualche parte sarà arrivata. I bambini sono i migliori destinatari del nostro impegno e i più bravi mittenti di critiche.
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