'Resistenza è...', la nuova proposta dell'Archivio distribuita alle scuole

Itinerari didattici che agevolano il difficile lavoro degli insegnanti. Nel progetto, la collaborazione offerta dall'ANPI

domenica 24 aprile 2011
In prossimità del 66° anniversario della Liberazione, l'Amministrazione comunale di Barletta ha distribuito, in tutte le scuole cittadine, la pubblicazione "Resistenza è...". Trattasi della nuova proposta editoriale dell'Archivio municipale della Resistenza e della Memoria, realizzata a cura del suo responsabile, il prof. Luigi Dicuonzo, e stampata da Rotas.

Da sottolineare, nel progetto, la collaborazione offerta dall'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia (ANPI), sezione provinciale di Barletta Andria Trani. Nelle quaranta pagine corredate da numerose fotografie, si ripercorrono gli episodi della Resistenza militare a Barletta, dei suoi protagonisti; si delinea il coraggio di figure femminili nel tetro dramma della fame e delle rappresaglie naziste; emerge il ricordo e la storia di chi ha scelto la lotta partigiana sacrificando la vita o gli anni della propria gioventù per agevolare il processo di pace nazionale.

Capitoli di alta cifra didattica, preceduti da un'introduzione sul significato della Resistenza, nella quale si sottolinea come il 25 aprile, «Oltre a ricordare uomini, episodi, luoghi e circostanze iscritti nella gloriosa pagina della Resistenza italiana, rappresenterà, certamente, una valida occasione per un più concreto radicamento dell'identità nazionale in un rinnovato contesto culturale e politico di largo respiro europeo».

«La celebrazione del 66° anniversario della Liberazione – spiega Dicuonzo – nel centocinquantesimo della natalità della Patria, c'impone il dovere di affrontare riflessioni più coraggiose e più critiche per conseguire una maggiore e più completa conoscenza delle ragioni profonde che contribuiscono a definire la nostra identità nazionale. Questo dossier è, pertanto, uno dei tentativi possibili degli itinerari didattici che agevolano il difficile lavoro degli insegnanti interessati a porre domande alle tracce di Memoria senza alcuna pretesa di rianimare, esaltare e mistificare il passato».