“Question time”, cosa chiederesti al Consiglio comunale?

La proposta di "Noi con Salvini"

lunedì 4 gennaio 2016
«Ogni cittadino avrebbe 5 minuti a disposizione per esporre la propria interrogazione. Il rappresentante dell'amministrazione competente per l'oggetto dell'interrogazione avrebbe 10 minuti per rispondere». Si chiama "Question time" la proposta lanciata da Pietro Paolo Dargenio, coordinatore regionale giovanile del movimento "Noi con Salvini", che propone agli organi istituzionali Giunta e consiglio comunale di istituire un "Question time" rivolto ai cittadini «per stimolare l'attuale amministrazione ad intraprendere un percorso di cittadinanza attiva nel nostro Comune».

«Si tratta di una seduta nel corso della quale ogni singolo cittadino avrebbe la possibilità diretta e pubblica (non escludiamo in streaming) di porre interrogazioni all'amministrazione comunale. Un "Question time" che potrebbe svolgersi a cadenza mensile dedicato alle istanze presentate dai cittadini che verrebbero prese in considerazione dai rappresentanti della giunta. Per partecipare alla seduta il cittadino dovrebbe necessariamente presentare la propria interrogazione entro il 15esimo giorno antecedente la data del "Question time". Ogni cittadino avrebbe 5 minuti a disposizione per esporre la propria interrogazione. In seguito il rappresentante dell'amministrazione competente per l'oggetto dell'interrogazione avrebbe 10 minuti per rispondere. Inoltre proponiamo l'inammissibilità al "Questione time" di istanze riferite ad argomenti non di competenza del Comune o che sarebbero stati già ampiamente trattati in consiglio comunale».

Dargenio considera il "Question time" un «possibile metodo per recuperare un contatto diretto con i cittadini finalizzato a superare le barriere dello scollamento fra cittadinanza e istituzioni». «Interroghiamo i nostri concittadini barlettani: se aveste la possibilità di interrogare i nostri amministratori su quali problemi della nostra Città, li interroghereste? Ci auspichiamo che altre forze politiche possano raccogliere il nostro input e sostenerlo congiuntamente affinché diventi realtà come già da tempo avviene in altri comuni».