“Puttilli” cantiere aperto: intervista a Roberto Tatò

Il presidente del Barletta Calcio: «Attendo incontro con Cascella, pronti a giocare a Bari o Andria durante i lavori». Tra vecchi impegni e nuove idee

martedì 9 luglio 2013
A cura di Luca Guerra
Non c'è solo il calciomercato in casa-Barletta Calcio in questo caldo avvio di luglio. Al momento, infatti, il sodalizio biancorosso sarebbero ufficialmente "senza casa" visto che il 30 giugno è scaduto il permesso del Comune per l'occupazione delle strutture del "Cosimo Puttilli". Nei giorni scorsi dall'assessore Divincenzo e dal sindaco Cascella sono arrivati ampi segnali di distensione, che avevano fatto pensare ad una rapida soluzione del problema. In teoria, lunedì scorso la società presieduta da Roberto Tatò lunedì avrebbe dovuto inderogabilmente provvedere al rilascio dell'immobile e delle infrastrutture interne della struttura: via Twitter il sindaco Cascella aveva risposto all'allarme spiegando che non c'è alcuno sfratto, pur ammettendo le tante difficoltà che l'ardito tema porta con sé. Parole che facevano il paio con le recenti dichiarazioni del primo cittadino di Barletta ( « Noi puntiamo alla costruzione di una Cittadella dello Sport. Ho avuto modo di assistere ad alcuni eventi calcistici al Puttilli e ho preso coscienza delle difficoltà logistiche della struttura»), dalle quali traspariva la consapevolezza di dover migliorare la situazione dell'impianto non solo per una migliore visibilità, ma anche per ottemperare alle misure di sicurezza richieste.

Mentre le "trattative" per ottenere della concessione d'uso comunale per i locali in favore del club biancorosso proseguono incessanti e gli interrogativi per il futuro vertono sull'adeguamento della struttura e sulla manutenzione della stessa, arriva dunque una piccola svolta: domande che arrivano dai vertici. Interrogato ai nostri microfoni, il presidente biancorosso Tatò ha tracciato il punto della situazione. «Dall'amministrazione siamo stati contattati 2-3 giorni fa e ci hanno chiesto di trovare un accordo. Questo significa che c'è predisposizione a superare la questione-sfratto. Ora non ci resta che capire quando dal Comune saranno in condizione di affrontare in toto la situazione dell'intera struttura del "Cosimo Puttilli"».

Spazio anche per l'intera condizione dello stadio barlettano nelle parole di Tatò: «Non so quando saranno pronti a ribandire la gara d'appalto per la ristrutturazione dello stadio: basterebbe riprendere la storia conclusa con Maffei, modellare le inezie che ci sono da discutere e bandire nuovamente la gara. Purtroppo è questo il farraginoso iter burocratico italiano: non so proprio quando potremo augurarci di andare in cantiere. Spero si muovano a farlo, se succedesse durante il campionato ad esempio non sarebbe male. In quel momento dovremmo intervenire di conseguenza e stabilire di volta in volta con il Comune dove andare a giocare. Se per ragioni di sicurezza non possiamo usare il "Puttilli" di domenica, si crea un grande disagio per noi: le uniche strutture alternative per noi sono Bari, dove abbiamo buoni rapporti con le società, ma non escluderei neanche Andria. In Puglia ad oggi sono le uniche piste praticabili. Giocheremmo con un grande disagio per mezzo campionato, ma lo facciamo volentieri se questo è finalizzato a far finire in tempo utile i lavori per il torneo 2014/2015».

L'impegno della nuova amministrazione, oltre all'accordo di gestione, prevede – a più ampio raggio – la nuova "messa in moto" dell'iter burocratico inerente alla gara d'appalto per i lavori del "Puttilli". La gara a suo tempo si "inceppò" tra gli ingranaggi della burocrazia, e fu momentaneamente accantonata con la caduta della giunta Maffei. «Al momento con il Comune non abbiamo fatto progetti, ogni mio commento sarebbe una pura illazione. Potrebbe essere una soluzione, però se non parlo prima con l'amministrazione restano illazioni». Anno nuovo, vita (per il "Puttilli") nuova? A Barletta, come ormai da tanti, troppi, anni, lo sperano.
(Twitter: @GuerraLuca88)