Proposta di legge sulla Parità di genere, presto in consiglio regionale

Incontro organizzato dalla consulta femminile pugliese. La nota di Francesca Dascoli

domenica 11 novembre 2012
«Due sono gli avvenimenti di questa settimana che ritengo valga la pena menzionare: " La misurazione del benessere equo e sostenibile"(bes), tema dibattuto nel corso dell' incontro che ha avuto luogo nell' Aula Consigliare della Regione Puglia, organizzato dalla Consulta femminile regionale e l' inserimento all' ordine del giorno del prossimo Consiglio Regionale della proposta di legge sulla Parità di genere». Così scrive Francesca Dascoli, componente della consulta femminile regionale. «Per quanto concerne il primo, si tratta di un progetto nato da un' iniziativa del CNEL e ISTAT che si inserisce nel dibattito internazionale sul superamento del PIL che è da sempre l' unità di misura dello stato di salute del mercato economico ,partendo dal presupposto che i parametri sui quali valutare il progresso di una società non debbano essere solo economici ma anche ambientali e sociali».

«In effetti il PIL non è stato pensato per misurare il progresso economico e sociale a lungo termine, e, quindi la capacità di una società di affrontare questioni quali i cambiamenti climatici,l' inclusione sociale, la salute, l' istruzione. A completamento dello stesso si sono individuate azioni per misurare meglio il progresso economico, sociale, ambientale dai quali dipende il benessere dei cittadini. L' iniziativa CNEL e ISTAT ha portato alla definizione Di un COMITATO D'INDIRIZZO sulla misura del progresso della società italiana,incaricato di elaborare una proposta sulle dimensioni principali del benessere e composto da rappresentanti delle parti sociali e della società civile( ambientalisti, imprenditori, associazioni, sindacati e Consulta regionale femminile della Puglia, Lazio e Piemonte). Il Comitato ha identificato dodici dimensioni di benessere rilevanti per il nostro Paese: ambiente, salute, benessere economico, istituzione e formazione, lavoro e conciliazione tempi di vita, relazioni sociali, sicurezza, benessere soggettivo, paesaggio e patrimonio culturale, ricerca e innovazione, qualità dei servizi e politica e istituzioni».

«Il Presidente dell' ISTAT Enrico Giovannini ha spiegato che "La felicità e il benessere non si misurano solo con il reddito ma ad esso contribuiscono anche altri indicatori che ci devono indicare quale sarà il tipo di società che vogliamo costruire". "Non è solo una nuova costituzione statistica che va oltre il PIL ma è un tema politico ; Il Report, che sarà pronto a gennaio potrà essere una base di partenza su cui la politica dovrà riflettere per valutare come intervenire". "L'obiettivo del progetto, continua Giovannini, è quello di costituire una rete delle città che si impegnino a confrontarsi sulla base degli stessi parametri in materia di ambiente, salute, istruzione, lavoro, sicurezza e benessere economico e si propone una rendicontazione periodica sullo stato delle città per favorire la consapevolezza degli amministratori, che possono così essere giudicati dai cittadini per i risultati della loro azione di governo"».

«La consulta regionale femminile, di cui faccio parte vuole proporre un nuovo metodo da applicare alla politica. Violento è il modello attuale di sviluppo, scarsa l' applicazione del modello partecipativo ai livelli piu alti. Sono proprio le donne in effetti ad essere escluse dai livelli piu alti nella politica, così come nell' economia e nella gestione sconsiderata dei beni comuni. Abbiamo raccolto 30000 firme per la legge sulla parità di genere, sottoscritte da donne e uomini di Puglia e abbiamo chiesto che la Regione faccia proprio un principio: quello che le donne assieme agli uomini devono essere in tutti i luoghi in cui si decide. Abbiamo chiesto che fosse applicato un principio costituzionale esplicitato dall' art. 3 e dall' art. 51 della Costituzione Italiana. La settima commissione regionale ha trattenuto in giacenza , per piu di tre mesi la proposta di legge e i tempi sono scaduti. La stessa è stata quindi immediatamente istruita ed inviata all' Ufficio di Presidenza perché venga inserita all' ordine del giorno del prossimo Consiglio Regionale. Vogliamo richiamare l' attenzione di tutte le forze politiche sulla nostra proposta normativa, che, forte delle 30000 firme raccolte esprime una manifesta volontà popolare che non può restare inascoltata. L' immagine di una Puglia che non vota un principio costituzionale non sarà, a mio avviso, assolutamente edificante».