Piazza Principe Umberto, si ricorre alla Procura della Repubblica

L'esposto, presentato da Grazia Desario, riguarda la recinzione dell'ex Ospedale Civile

domenica 5 febbraio 2017
«Nel 1967 con atto deliberativo n. 314 del 5.12.1967, approvato dal G.P.A. in data 23/2/1968 n. 30386/ S, il Comune di Barletta concedeva in uso temporaneo al locale Ospedale Civile una parte dell'antistante piazzale compreso fra l'allineamento della facciata nord di detto ospedale e l'adiacente chiesa "S. Agostino", per adibirlo previa recinzione, a parcheggio di autovetture al servizio del nosocomio. L'Ospedale Civile "Principe Umberto" da circa 20 anni non accoglie più il nosocomio cittadino e il piazzale si è di fatto trasformato in parcheggio privato» scrive il consigliere comunale Grazia Desario in un esposto da lei redatto sulla questione (ancora irrisolta) delle recinzione nella zona di Piazza Umberto di pertinenza dell'ex ospedale cittadino.

«In data 26 novembre 2015 ho protocollato la mozione con oggetto: rimozione recinzione ex Ospedale Civile di Piazza Principe Umberto, con la quale chiedevo l'immediata rimozione della recinzione al fine di restituirla alla città e che le spese dell'operazione di rimozione, previa richiesta del Comune concedente, sarebbero dovute essere a carico dell'amministrazione dell'Ospedale Civile di Barletta, come previsto dalla delibera. Subito segue da parte del Sindaco una richiesta rimessa all'attenzione dei Dirigenti dott. Filannino Savino, dott.ssa Rosa Di Palma e al Dirigente arch. Vito Laricchiuta e all'assessore Marcello Lanotte, assessore Giuseppe Gammarrota e Azzurra Pelle di costituire un gruppo di lavoro, composto da tecnici dei rispettivi settori, per una verifica preliminare delle possibili soluzioni da sottoporre ai vertici dell'Asl in un apposito incontro. Il gruppo di lavoro non si è mai costituito e mai c'è stato un tavolo tecnico ed un incontro tra i due enti.

Finalmente l'o.d.g. era stato calendarizzato nel c.c. del 07 aprile del 2016. Dopo un'articolata e animata discussione, la proposta era stata quella di rinviare la votazione dell'o.d.g., dando mandato al Sindaco di contattare, tramite i tecnici comunali, quelli della Asl, affinché si potessero conoscere dettagliatamente le necessità degli spazi dell'amministrazione sanitaria. Portata in votazione la proposta del rinvio alla votazione dell'o.d.g. al successivo consiglio comunale, venne approvata.

Durante la Conferenza dei Capigruppo avevo richiesto ed ottenuto che l'o.d.g . fosse votato nella seduta del Consiglio Comunale fissato per il 17 giugno 2016. Il Sindaco il 14 giugno, 3 giorni prima del c.c., inviò una comunicazione al Direttore Generale della Asl dott. Ottavio Narracci, nella quale richiedeva un riscontro che potesse essere comunicato in consiglio comunale. Il 17 giugno 2016 ore 10.30 la direzione generale della Asl mandò tramite fax una comunicazione all'attenzione del Sindaco in cui, preso atto dell'esigenza della comunità barlettana di poter fruire dello spazio della piazza Principe Umberto, si rese disponibile ogni soluzione in grado di contemperare le diverse esigenze evidenziate. Durante il c.c. del 17 giugno, ancora una volta, venne rinviata la votazione dell'o.d.g. al successivo consiglio comunale.

Tutto questo tergiversare da parte del Sindaco, che avrebbe potuto intervenire anche con un'azione in danno della Asl, mi induce a ritenere che da parte dell'Amministrazione Comunale e del Direttore generale della Asl, non esistesse già la volontà di dar corso ad un legittimo provvedimento assunto dall'organo collegiale per eccellenza per motivi oscuri e comunque di natura e di interesse personale.

Ad oggi, non avendo ricevuto alcuna comunicazione di quali siano le azioni intraprese dall'Amministrazione e, quand'anche siano state prese, non conoscendone i contenuti, ho timore di ritenere che i responsabili stiano omettendo atti di ufficio necessari alla collettività. Pertanto, non avendo ancora dato corso alla legittimità della succitata delibera, chiedo che la S.V. Eccellentissima, Voglia provvedere all'acquisizione di tutta la documentazione necessaria ai fini della verifica di eventuali ipotesi di reato. Resto a Vostra disposizione per qualsiasi chiarimento, chiedendo di essere avvisata in caso di richiesta di archiviazione del presente procedimento a mente dell'art.408 cpp».