Periferie abbandonate a se stesse, neanche l’ombra di parchi e verde pubblico

Doveva già esserci un parco in via Barberini. Degrado anche in Via Paolo Ricci

giovedì 3 novembre 2011
Doveva già esserci un parco giochi per bambini o almeno uno spazio "pulito", un prato erboso, qualche albero e magari alcune panchine. Doveva essere costruita una strada, un collegamento viario che collegasse via Paolo Ricci e la scuola elementare "Giovanni Paolo II" con largo Primavera.

Abbiamo citato un parco. Ci stiamo riferendo alla superficie di circa 6.200mq incuneata tra le lottizzazioni private di via dei Pini ed i fabbricati delle cooperative di via delle Querce. Insomma uno spazio immenso (lo vediamo nell'icona in alto a destra) abbandonato a se stesso da anni. Da notare anche le numerose pozzanghere che si creano con poche gocce d'acqua: diversi anni fa infatti gli abitanti della zona hanno provveduto a far realizzare delle brevissime strisce asfaltate che consentono un minimo passaggio in caso di pioggia ed allagamenti, comunissimi in queste zone. E' proprio in questo spazio che il Comune e il relativo Settore Manutenzioni avrebbe dovuto costruire spazi verdi, pavimentazione e un nuovo arredo urbano. I lavori sarebbero dovuti partire nel rimo semestre di quest'anno.

Il progetto municipale prevede, -citando il comunicato stampa risalente all'anno scorso- insieme alla piantumazione di alberi e cespugli ed alla realizzazione di spazi verdi con varie essenze mediterranee, lo sbancamento dell'intera area, la nuova pavimentazione della sede stradale, marciapiedi, segnaletica orizzontale e verticale, pubblica illuminazione, arredo urbano, panchine e cestini porta rifiuti; peccato che nulla è cambiato e tutt'oggi la zona continua ad essere sporca e infangata in maniera particolare durante le piogge invernali. Abbiamo anche ricevuto segnalazioni da alcuni cittadini, subito pubblicate nella nostra sezione iReport.

Ritornando alla stradina invece, ricordiamo che il bando per l'aggiudicazione dei lavori è scaduto il primo settembre. I lavori, di norma, sarebbero dovuti partire entro due mesi dall'aggiudicazione dei lavori, ma ancora una volta non c'è traccia della minima manutenzione.