Parco dell'Umanità, «simbolo dell'inadeguatezza dell'amministrazione»
«Tutto ancora bloccato», l'indignazione delle opposizioni
martedì 5 gennaio 2016
«Di solito ad ogni fine-inizio anno si tracciano i bilanci di quello che è stato l'anno appena trascorso e si evidenziano i buoni propositi per il nuovo anno. Noi, forze politiche di opposizione in consiglio comunale, nell'esprimere ancora una volta tutto il nostro rammarico per una Amministrazione comunale che anche nel 2015 si è manifestata deludente e in particolare lontana dai problemi seri e concreti dei cittadini presa com'è solo da problemi interni di spartizione di poltrone e posti di potere, vogliamo invece iniziare il nuovo anno con un buon proposito nella speranza che finalmente il 2016 appena incominciato sia l'anno "buono" per la realizzazione di una opera pubblica cittadina che da anni aspetta di essere aperta ed inaugurata. Stiamo parlando dell'asse pedonale attrezzato, più noto come Parco dell'Umanità, costruito spendendo oltre 4 milioni di euro in zona nuova 167, ma ancora inspiegabilmente chiuso alla fruizione della gente». Riguarda un argomento piuttosto discusso a Barletta il primo comunicato stampa diramato dai capigruppo dell'opposizione Dario Damiani, Flavio Basile e Gennaro Cefola, che dopo una breve pausa tornano a "punzecchiare" il letargo dell'amministrazione comunale su un tema molto sentito, la realizzazione ormai infinita del Parco dell'Umanità nel quartiere Barberini.
«Questo Parco con i suoi ritardi e gaffe varie - si legge ancora nella nota delle opposizioni - rappresenta ormai il vero simbolo dell'inadeguatezza di questa Amministrazione comunale, perché va ricordato che la consegna dei lavori dell'opera pubblica era prevista per novembre del 2014, poi spostata ad agosto del 2015, ed oggi siamo ancora a niente nonostante nel mese di settembre 2015 sia stata impropriamente annunciata da questa amministrazione, con tanto di foto e filmini autocelebrativi, l'imminente apertura. Niente di tutto ciò ad oggi! Tutto stranamente chiuso, tutto bloccato! Ecco perché riteniamo che quest'opera sia l'esempio negativo di come questa Giunta comunale governa la nostra città, un opera pubblica avviata nel marzo del 2013 grazie all'allora commissario prefettizio, che su nostra specifica sollecitazione, sbloccò la gara d'appalto e successivamente diede inizio ai lavori. Ma oggi, dopo tre anni di amministrazione Cascella, dopo ritardi considerevoli nella consegna dei lavori (novembre 2014), l'opera pubblica è ancora lì, chiusa, non accessibile, non fruibile. Il nostro auspicio, ma soprattutto il buon proposito per il nuovo anno che offriamo a questa Amministrazione comunale è quello di lasciare da parte la spartizione delle future poltrone e pensare un po' di più ai cittadini e alle tante opere pubbliche incompiute che attendono la loro realizzazione».
«Questo Parco con i suoi ritardi e gaffe varie - si legge ancora nella nota delle opposizioni - rappresenta ormai il vero simbolo dell'inadeguatezza di questa Amministrazione comunale, perché va ricordato che la consegna dei lavori dell'opera pubblica era prevista per novembre del 2014, poi spostata ad agosto del 2015, ed oggi siamo ancora a niente nonostante nel mese di settembre 2015 sia stata impropriamente annunciata da questa amministrazione, con tanto di foto e filmini autocelebrativi, l'imminente apertura. Niente di tutto ciò ad oggi! Tutto stranamente chiuso, tutto bloccato! Ecco perché riteniamo che quest'opera sia l'esempio negativo di come questa Giunta comunale governa la nostra città, un opera pubblica avviata nel marzo del 2013 grazie all'allora commissario prefettizio, che su nostra specifica sollecitazione, sbloccò la gara d'appalto e successivamente diede inizio ai lavori. Ma oggi, dopo tre anni di amministrazione Cascella, dopo ritardi considerevoli nella consegna dei lavori (novembre 2014), l'opera pubblica è ancora lì, chiusa, non accessibile, non fruibile. Il nostro auspicio, ma soprattutto il buon proposito per il nuovo anno che offriamo a questa Amministrazione comunale è quello di lasciare da parte la spartizione delle future poltrone e pensare un po' di più ai cittadini e alle tante opere pubbliche incompiute che attendono la loro realizzazione».