Padre e figlio corrono insieme per la "Fiaccola delle Cattedrali" a Barletta

Per due anni, hanno affrontato fianco a fianco il cammino che conduce a Santiago de Compostela

sabato 22 febbraio 2020 14.52
A cura di Antonella Filannino
Rinaldo e il suo papà Franco seguiranno l'onda degli atleti speciali durante la "Fiaccola delle Cattedrali" in programma il 3 maggio. Una corsa che vedrà la partecipazione dei diversamente abili e atleti con diagnosi di autismo o neurodiversità. Non una competizione agonistica ma un'iniziativa che si farà promotrice di un messaggio inclusivo: lo sport è davvero per tutti!

«Io e Rinaldo non siamo nuovi ad attività all'aria aperta fuori dal "comune". Per due anni, infatti, abbiamo affrontato fianco a fianco il cammino che conduce a Santiago de Compostela. Un'esperienza intensa e parecchio faticosa, intervallata da panini farciti e bibite fresche nei piccoli chioschi sperduti. Mio figlio Rinaldo, come qualsiasi ragazzo normodotato della sua età, è un po' pantofolaio così ci costringiamo a vicenda a lunghe passeggiate lungo la litoranea di Ponente. Qui, non ci sentiamo mai soli, perché sono in tanti i camminatori che frequentano le nostre spiagge».

La "Fiaccola delle Cattedrali", a cura del Comitato "Famiglie Insieme" e della Cooperativa Sociale S.I.V.O.L.A con il patrocinio della Fondazione Pietro Mennea Onlus, è legata alla sesta edizione della Maratona delle Cattedrali: la nota manifestazione agonistica internazionale che toccherà le città di Barletta, Trani, Bisceglie, Molfetta e Giovinazzo. «Un progetto che nasce dal cuore per arrivare al cuore – spiega Mariella Dileo, presidente dell'associazione ASD Puglia Marathon. Finalmente il mio più grande sogno prende forma: la maratona coinvolgerà tutti, nessuno escluso. I ragazzi, insieme alle loro famiglie, porteranno la fiaccola per il tratto che vorranno, perché ciò che più conta nella vita è sempre il percorso».

«Accanto a me e Rinaldo ci sarà mia moglie – conclude il signor Franco - ma correremo accanto a tante altre famiglie e insieme taglieremo il traguardo. Sarà una giornata di festa per noi genitori ma soprattutto per i nostri figli. Inoltre, la gente lontana dalla nostra dimensione quotidiana avrà modo di guardare i ragazzi per quelli che sono: mai sazi di affetto. Sono tanti i genitori che trattengono i propri figli in casa, timorosi del mondo, preoccupati che l'esterno possa turbarli. Quanto si sbagliano! Il mio invito è dunque rivolto alle famiglie speciali: uscite dal guscio perché non siete sole!»