Operazione "Illiria", cellula criminale italo-albanese con base a Barletta

Sequestrata oltre una tonnellata di marijuana

lunedì 30 maggio 2016 15.04
Una cellula criminale a Barletta, dedita allo spaccio di droga. Maxi sequestro a seguito dell'operazione soprannominata "Illiria" condotta dai Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Bari, con il supporto operativo delle Fiamme Gialle di Barletta, Brindisi, Pescara e Cremona.

Ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di otto persone, residenti in tutta Italia, a seguito di indagini che riguardano appunto cinque italiani e tre albanesi. Questi muniti anche di armi da guerra e tritolo, sarebbero considerati responsabili di un massiccio traffico via mare dal Paese delle Aquile di sostanze stupefacenti.

L'operazione trae origine dal sequestro nel 2013 di un quintale di marijuana ad Altamura in provincia di Bari, nei confronti di due cittadini albanesi. Il prosieguo delle investigazioni ha consentito di individuare una cellula criminale italo-albanese, con base a Barletta, nei cui confronti sono stati sequestrati complessivamente 1.218 Kg di marijuana (poco più di una tonnellata), 20 Kg di sostanza da taglio, 4,550 Kg di Tritolo, 1,143 Kg di eroina e cocaina, un fucile mitragliatore d'assalto AK-47 "Kalashnikov", 170 proiettili e 47 capsule detonanti.

Secondo gli investigatori a capo dell'organizzazione ci sarebbe Roland Lame, di 47 anni, noto trafficante albanese di Barletta, che per l'appunto ha acquisito la cittadinanza italiana risiedendo nella città della Disfida, già sottrattosi alla cattura in un'altra operazione antidroga all'inizio dell'anno. L'uomo, unitamente al figlio 25enne Fabio, manteneva i contatti con i propri connazionali in Albania per organizzare e far giungere in Puglia ingenti quantitativi di marijuana. Nell'ambito di questa indagine nel giugno 2014, i finanzieri specializzati nel contrasto ai traffici di droga della Sezione G.O.A del Nucleo di Polizia Tributaria, unitamente alle unità del Reparto Operativo Aeronavale di Bari, in collaborazione con quelle del Gruppo Aeronavale di Taranto, specializzato in operazioni a largo raggio, hanno intercettato al largo delle coste baresi, una imbarcazione da diporto con a bordo più di una tonnellata di marijuana, traendo in arresto i due scafisti, un albanese ed un italiano.

Il gruppo criminale sgominato, composto da soggetti quasi tutti con specifici precedenti penali e di polizia, grazie a contatti con altri connazionali residenti in Albania, gestiva numerose spedizioni di marijuana dal citato paese balcanico all'Italia e, di recente, aveva visto i propri interessi orientarsi verso la cocaina, che veniva acquistata nei Paesi Bassi. Il possesso di armi perfettamente funzionanti, in particolare di un fucile mitragliatore d'assalto AK-47 ed il ritrovamento a Brindisi di più di quattro Kg di tritolo, così come il sequestro di 167 cartucce di vario calibro rinvenuti nel corso delle varie operazioni, forniscono ulteriori elementi sulla pericolosità dell'intero gruppo criminale oggetto di indagine.

Al fine di dissimulare la natura illecita dei propri traffici i soggetti indagati utilizzavano linguaggio criptico e convenzionale basato su espressioni allusive in codice, volte ad indicare convenzionalmente la sostanza stupefacente. L'operazione, caratterizzata da particolare rapidità ed efficacia, è frutto della costante azione di controllo del territorio e del conseguente sviluppo info-investigativo che avvalora, in maniera significativa, la tesi prospettata attinente la crescente egemonia dei trafficanti albanesi nel mercato della droga.