Operazione antiracket della Polizia di Barletta

Dopo le bombe-carta intimidatrici, setacciata l'intera città. Non sarà consentita la radicalizzazione del fenomeno

martedì 3 gennaio 2012 19.07
A cura di Michele Sarcinelli
Il boato delle bombe di "mezzanotte" il cui rombo e deflagrazione tentano di intimidire alcuni negozi di abbigliamento a Barletta sta provocando, immediata, la reazione del locale Commissariato che nella mattinata ha effettuato primi controlli in talune abitazioni già oggetto di particolare sorveglianza. L'operazione di questa mattina si può definire a largo raggio. Sono stati impiegati sessanta agenti e formate venti pattuglie alle quali sono stati assegnati precisi ambiti da controllare.

Il personale del locale Commissariato, il cui carente organico è stato oggetto di un nostro precedente articolo, nell'occasione è stato coadiuvato dalla squadra mobile di Bari, dai Commissariati limitrofi, dal reparto prevenzione e crimine di Bari e unità cinofile. Sul cielo di Barletta, questa mattina, volteggiava un elicottero della Polizia di Stato di ausilio alle operazioni al suolo. Perquisizioni sono state effettuate in molteplici abitazioni occupate da persone con precedenti penali e già note agli inquirenti. L'azione complessiva mirava a cercare armi ed esplosivi. Quindici al momento i controlli domiciliari effettuati. Un uomo, Lame Roland, di origine albanese è stato arrestato per associazione mafiosa e a delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Il fermato, sorvegliato speciale, è stato trovato in possesso di circa 50 grammi di cocaina, materiale per il confezionamento delle dosi, comprendente anche un bilancino. Denunciato, nella stessa operazione, il quarantenne Gabriele Albanese anch'egli con precedenti penali. Nell'abitazione dei due fermati sono stati rinvenuti duecentomila euro in contanti e orologi di valore, sottoposti a sequestro per accertarne la provenienza.

Ovviamente una azione, pur d'eccellenza operativa, non costituisce di per sé un definitivo deterrente per chi con sistematicità criminale vorrà instaurare un clima di paura. Il timore è che le modalità adottate dagli autori delle bombe carta, a cavallo della fine dell'anno, facciano intendere particolare organizzazione nell'estorcere soldi ai commercianti. D'altro canto gli inquirenti, al di là di questa operazione di cui raccontiamo, lasciano intendere che il territorio sarà vieppiù attenzionato (volendo usare la terminologia investigativa), e non sarà consentita una radicalizzazione del fenomeno "pizzo", che in seguito sarebbe ben più difficile controllare e neutralizzare. Sempre nella mattinata di ieri si ha ufficiosa notizia di una riunione urgente nella Prefettura di Barletta. L'argomento ovviamente è stato la sicurezza del territorio.

Tornando all'immediata risposta operativa concretizzata dalla Polizia di Stato, dobbiamo auspicare che abbia un seguito e un più definitivo presidio di uomini e mezzi, affinché rientri il malumore concreto, se non paura, dei commercianti che ci assicurano, però, saranno vigili e collaboreranno con lo Stato. La città, insomma, già interessata da vicende politiche-giudiziarie e da sventure drammatiche quale il crollo di via Roma, ha la improcrastinabile esigenza di ottenere, da qualsivoglia settore, la serenità che merita.
Unità cinofila della Polizia © Marco Catapano
Unità cinofila della Polizia © Marco Catapano
Unità cinofila della Polizia © Marco Catapano
Unità cinofila della Polizia © Marco Catapano
Unità cinofila della Polizia © Marco Catapano
Unità cinofila della Polizia © Marco Catapano
Unità cinofila della Polizia © Marco Catapano
Unità cinofila della Polizia © Marco Catapano
Unità cinofila della Polizia © Marco Catapano
Unità cinofila della Polizia © Marco Catapano
Unità cinofila della Polizia © Marco Catapano
Unità cinofila della Polizia © Marco Catapano
Unità cinofila della Polizia © Marco Catapano
Unità cinofila della Polizia © Marco Catapano
Unità cinofila della Polizia © Marco Catapano
Unità cinofila della Polizia © Marco Catapano
Unità cinofila della Polizia © Marco Catapano