Nuovo centro comunale di raccolta, la nota di Legambiente Barletta

«Una gestione che preveda il coinvolgimento di cittadini e associazioni può essere garanzia di assenza di disagi»

martedì 23 febbraio 2021 10.17
«Facendo seguito alle crescenti sollecitazioni arrivate da più parti in merito alla vicenda del 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐨 𝐜𝐞𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐝𝐢 𝐫𝐚𝐜𝐜𝐨𝐥𝐭𝐚, che l'amministrazione comunale intende realizzare 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐳𝐨𝐧𝐚 𝟏𝟔𝟕, nei pressi della parrocchia SS. Trinità, siamo a chiarire la posizione della nostra associazione rispetto a quello che qualcuno ha definito un colpevole "silenzio"» scrivono i referenti di Legambiente Barletta.

«Legambiente dacché opera sul territorio cittadino, ha costruito la propria credibilità ponendo in essere azioni concrete, volte a sensibilizzare la cittadinanza verso tematiche legate alla salvaguardia dell'ambiente e della salute pubblica, azioni che mirano anche a incentivare una autentica cultura "ecologica".
Il progetto del nuovo centro di raccolta, risultato oggetto di finanziamento regionale è basato su uno studio di fattibilità che può e deve accogliere nella versione definitiva ed esecutiva poi, tutte le istanze provenienti dalla popolazione e dalle associazioni di cittadini.

Non appoggiamo "a prescindere" progetti calati dall'alto sulla testa dei residenti, come non siamo disposti a osteggiare "a prescindere" un progetto sulla base di pregiudizi che non hanno fondamento.

Tutte quelle infrastrutture e quei progetti funzionali a favorire una chiusura virtuosa del ciclo dei rifiuti, attraverso il riuso e il riciclo non possono che essere accolte con favore da Legambiente.

Esistono esempi virtuosi in varie città italiane, dove i centri di riuso e di riciclo rappresentano delle realtà di successo, perché vedono i cittadini, le associazioni, le diocesi e le amministrazioni comunali lavorare fianco a fianco per perseguire obiettivi di riduzione dei rifiuti e di solidarietà sociale, valga per tutti l'esempio di Capannori, in provincia di Lucca.

Il punto non è essere favorevoli o contrari alla realizzazione di un centro di raccolta destinato al riciclo e al riuso, perché chi ha a cuore la salvaguardia dell'ambiente non può che essere favorevole e non è nemmeno discriminante la questione della localizzazione, un centro di riuso e riciclo deve necessariamente collocarsi all'interno di un centro abitato, perché trattasi di infrastruttura al servizio dei cittadini e non di una discarica a cielo aperto e chi sostiene il contrario cerca solo di buttarla in caciara per strumentalizzare politicamente la vicenda.

La questione di importanza strategica oggi è, una volta ottenuto questo finanziamento regionale, chiedere e ottenere che venga redatto un progetto esecutivo accurato, che consenta di realizzare una infrastruttura efficiente e avere garanzie di una altrettanto efficiente gestione.

Solo una "𝐠𝐞𝐬𝐭𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐢𝐦𝐩𝐞𝐜𝐜𝐚𝐛𝐢𝐥𝐞" che vede il coinvolgimento di cittadini e associazioni può essere garanzia di assenza di disagi a fronte di notevoli vantaggi per la collettività».