Niente maggioranza in aula, nulla di fatto per il consiglio comunale

Toni accesi di Sinistra Unita: «Basta ricorrere a queste scorciatoie»

lunedì 5 settembre 2016 18.37
Tanto tuonò che piovve. E come ampiamente previsto e annunciato il consiglio comunale convocato per oggi alle 16:30 - dopo una lunga pausa estiva - si è concluso con un nulla di fatto. Niente numero legale per la massima assise cittadina e le solite problematiche tornano a galla, così come denunciato dagli esponenti di Sinistra Unita, Maria Campese e Carmine Doronzo.

«Ma quale maggioranza? Tutti assenti! Il consiglio comunale convocato per la data odierna alle ore 16.30 non ha potuto insediarsi a causa della mancanza del numero legale. L'intera maggioranza era assente in aula al momento dell'appello. Un vero e proprio blitz messo a punto dai consiglieri del Partito Democratico, Buona Politica, Area Popolare – NCD che così facendo potranno convocare nuovamente il consiglio comunale in seconda convocazione ed approvare importanti punti all'ordine del giorno con numeri risicati.

Si tratta dell'ennesimo tentativo di nascondere la polvere sotto al tappeto visto che da mesi ormai non riescono a garantire la maggioranza utile ad approvare i provvedimenti che vengono proposti dall'amministrazione comunale, espressione delle loro stesse forze politiche. È questa la riprova che le scelte trasformistiche operate dal sindaco Cascella e dal Partito Democratico, che di fatto hanno cambiato la maggioranza che ha vinto le elezioni del 2013, sono state un fallimento. Si è così snaturato lo spirito che ha convinto ben 25.000 barlettani a credere in quel progetto politico oggi completamente tradito dall'inaffidabilità dei rappresentanti locali dei partiti sopra citati nonché dall'arroganza delle scelte operate a tutti i livelli da Renzi- Alfano-Verdini che oggi si abbattono anche su Comuni come il nostro. Invitiamo il sindaco Cascella, anche lui assente al momento dell'appello in aula, a prendere atto di non avere più una maggioranza e di assumere le decisioni conseguenti senza più ricorrere a scorciatoie come quella odierna che offendono l'intelligenza dei cittadini» concludono Doronzo e Campese.