«Né cavilli né sotterfugi, serve responsabilità istituzionale» spiega Cascella

Il sindaco commenta il caso del consiglio comunale "sciolto" e rinviato per il Bilancio

giovedì 28 aprile 2016 16.35
«C'è anche una responsabilità istituzionale con cui l'intero Consiglio è chiamato consapevolmente a misurarsi e a darne conto ai cittadini» scrive il sindaco Pasquale Cascella a margine del brevissimo consiglio comunale di questa mattina. Parole critiche ed al tempo stesso esortative, dopo la prova di politica piuttosto desolante che si è manifestata questa mattina in sala consiliare.

«Una rincorsa strumentale tra una già variegata opposizione e certi rincalzi opportunistici ha consentito una vera e propria sceneggiata in Consiglio Comunale su una scadenza impegnativa per tutti, non solo per la maggioranza (che pure avrebbe dovuto sentire interamente l'onere della prova), quale è quella del bilancio di previsione. Alla prima votazione le 17 presenze utili per iniziare i lavori si sono palesate con il concorso dell'una e dell'altra parte. Si sarebbe potuto e dovuto andare avanti, per misurare sul merito le scelte dell'Amministrazione. Si è invece fatto subito ricorso all'artificio, da parte della destra, della richiesta di una verifica del numero legale sul nulla, non essendo stata ancora data nemmeno la possibilità all'assessore al Bilancio di presentare il documento finanziario. E, guarda caso, in questa occasione, l'opposizione si è "gonfiata" con la diserzione dal vincolo di mandato di consiglieri che si proclamano di sinistra, alcuni eletti anche grazie al premio di maggioranza, che se fossero restati in aula avrebbero avuto modo di esprimere il proprio dissenso: si sono prestati, invece, a una "convergenza" all'insegna del "tanto peggio tanto meglio".

Il Consiglio ha il dovere di adempiere, sia pure in seconda convocazione - così come previsto dal regolamento - al dovere di dare, sabato, nell'ultima giornata utile, il prescritto strumento di gestione finanziaria all'amministrazione della città. Le battaglie politiche serie e vere si combattono a viso aperto, senza ricorrere a cavilli o cercare sotterfugi. C'è anche una responsabilità istituzionale con cui l'intero Consiglio è chiamato consapevolmente a misurarsi e, a cominciare dall'Amministrazione e dalla sua maggioranza, a darne conto ai cittadini».