Monsignor Filippo Salvo a politici, amministratori, imprenditori: «Incontriamoci!»

Lettera aperta del vicario episcopale. «E' necessario approfondire l'interazione tra comunità cristiane e istituzioni civili»

sabato 10 dicembre 2011 13.28
"In prossimità del S. Natale, ho ritenuto opportuno promuovere un incontro con gli amministratori i politici, gli imprenditori e il mondo della cultura della nostra città, per avviare un percorso di riflessione su alcuni problemi che preoccupano di più la nostra gente: il 'bene comune' e la crisi economica; il futuro della nostra città; il mondo giovanile oggi": così scrive Mons. Salvo, Vicario Episcopale di Barletta, in apertura della sua lettera aperta, di cui, di seguito, si porge il testo integrale. "La Chiesa – prosegue il sacerdote – non ha la pretesa di dare soluzioni immediate ai problemi economici e politici, ma ritiene suo dovere offrire il suo contributo specifico all'azione politica attraverso un'adeguata formazione etica. E' necessario approfondire l'interazione tra comunità cristiane e istituzioni civili, tra comunità cristiane e mondo socio-politico".

L'incontro è previsto per venerdì 16 dicembre 2011, a Barletta, nella Sala della Comunità S. Antonio, Via S. Antonio, alle ore 20.30. La lettera, di cui si fa invito pressante perché venga diffusa per il tramite degli organi di informazione, vale come invito per chiunque abbia a cuore le sorti sociali, politiche, culturali, economiche della città di Barletta, nella consapevolezza che il dialogo è il punto di partenza giusto per affrontare problemi ed emergenze.

Testo integrale della lettera
«In prossimità del S. Natale, ho ritenuto opportuno promuovere un incontro con gli amministratori, i politici, gli imprenditori e il mondo della cultura della nostra città, per avviare un percorso di riflessione su alcuni problemi che preoccupano di più la nostra gente: il "bene comune" e la crisi economica; il futuro della nostra città; il mondo giovanile oggi. Accanto alla crisi economica che stiamo attraversando, ci preoccupano i problemi attuali della vita della nostra comunità cittadina. Pertanto auspichiamo un'adeguata azione politica che riveda il modo di gestire la vita economica e sociale. E' necessario che tutti: istituzioni politiche, forze imprenditoriali, operatori economici, chiesa, sindacati, professionisti, commercianti, artigiani, lavoratori dipendenti, uniscano i loro sforzi e ricerchino insieme possibili soluzioni, superando atteggiamenti individualisti e conflittuali. In altre parole, è necessario che ci uniamo insieme per promuovere, il «bene comune». «La Chiesa non può e non deve mettersi al posto dello Stato, ma non può e non deve neanche restare ai margini nella lotta per la giustizia» (Benedetto XVII, Enc. Deus caritas est, n. 28). La Chiesa non ha la pretesa di dare soluzioni immediate ai problemi economici e politici, ma ritiene suo dovere offrire il suo contributo specifico all'azione politica attraverso un'adeguata formazione etica. E' necessario approfondire l'interazione tra comunità cristiane e istituzioni civili, tra comunità cristiane e mondo socio-politico».