Migranti pineta di Ponente, Sinistra Italiana: «Si trovino soluzioni umane e solidali»

La nota della segreteria cittadina

venerdì 22 settembre 2023 12.09
«Con grande stupore ma ancor più con enorme indignazione abbiamo letto l'appello rivolto al sindaco ed al prefetto da alcune associazioni di categoria in merito alla presenza dei lavoratori stagionali sulla litoranea di Ponente». Così la segretaria cittadina di Sinistra Italiana, Annamaria Cafiero.

«Gli invisibili che per definizione non sono mai esistiti per la politica e la società locale, improvvisamente assurgono agli onori della cronaca. Epperò assurgono agli onori della cronaca non perchè siano state percepite dalla collettività e dalla politica amministrativa la disperazione ed il disagio di persone che pur di guadagnare qualche euro per sopravvivere si consegnano al giogo dei caporali, sfruttati, sottopagati e abbandonati al loro destino dopo una massacrante giornata di lavoro.

Sino ad ora nessuno si è seriamente e concretamente preoccupato della loro collocazione, di dove dormissero, dove cercassero di rimanere umani; nessuno, e men che meno l'amministrazione locale, ha mai discusso della loro esistenza nè ha mai cercato soluzioni che restituissero loro la dignità. Fa specie e soprattutto rabbia che questa comunità invisibile e silenziosa ma nota a tutta la comunità diventi oggi un problema perchè quando tornano al lavoro lasciano "tende, coperte o indumenti in condizioni a dir poco inguardabili" ("chissà quanto tempo ci vorrà per pulire", diceva una vecchia canzone!) Gli invisibili della litoranea di ponente sono un problema ma un problema che riguarda "l'ordine pubblico ed il decoro cittadino". Noi del circolo "Franco Dambra" di SI Barletta, chiediamo con forza all'amministrazione comunale ed al sindaco, ricordando la sua originaria formazione politica, di trovare soluzioni umane e solidali per i lavoratori stagionali, trovando anche adeguate soluzioni abitative, cercando di salvaguardare la loro dignità, evitando di lasciarsi travolgere dalla novella ondata securitaria e xenofoba che già attanaglia l'intero Paese».