Mennea (PD), «Patruno è abile a esprimersi sempre alle spalle, in modo scorretto»

Dura risposta del consigliere regionale PD al segretario provinciale PD. «Barletta terra di conquista dei sanferdinandesi»

martedì 19 luglio 2011 20.03
Durante la diretta del Consiglio comunale, il consigliere regionale Ruggiero Mennea raggiunge la postazione esterna di Barlettalife durante la diretta del consiglio stesso, con piena volontà di rispondere a quanto esternato dal segretario provinciale Andrea Pio Patruno, verso le nostre stesse pagine. Mennea non ci sta e sicuramente non le manda a dire. A pochi passi dal sindaco Maffei, il consigliere risponde alle domande del direttore Sarcinelli.

Consigliere Mennea, è una fortuna averla in diretta perché ci consente di raccogliere a caldo una controreplica al segretario provinciale del Pd Andrea Patruno. Diventano insanabili anche le amicizie, oltre che politiche, personali?

Il rapporto personale si svolge sempre nel reciproco rispetto. La mia è una diatriba squisitamente politica, e il mio dissenso è nel modo con cui sta gestendo il partito provinciale e la crisi di Barletta. Lui non fa l'arbitro ma gioca e tifa per una parte del partito, pur minoritaria, manipolando le posizioni del gruppo consiliare di maggioranza del PD su intese che lui ha costruito con la parte minoritaria del partito, quindi uno schiaffo alla democrazia. Patruno schiaffeggia la Democrazia e a Barletta non abbiamo bisogno né di lezioni di politica da parte di Patruno né tanto meno di furbetti.

La stupisce la pronta risposta del segretario provinciale Andrea Patruno alla sua disanima, pubblicata sul noto social network Facebook e subito diramata agli organi di stampa? Vede nella risposta di Patruno magari una dichiarazione che usa come "sgabello" a fini politici la ultima sua?
Non mi ha stupito. Patruno è abile nell'esprimere un suo punto di vista sempre alle spalle, in modo scorretto. E quando si erge a difensore di questo sindaco e di questa amministrazione mi fa semplicemente sorridere. Lui non conosce né Barletta né i Barlettani, né tantomeno Maffei che io conosco da circa 20 anni. Dopo esserci affrancati dai notabili di Bari, non vorrei che Barletta diventasse terra di conquista dei Sanferdinandesi. L'esempio della città cui appartiene Patruno: dopo un lunghissimo periodo di amministrazione di centrosinistra, la città è stata consegnata, anche grazie alla sua cecità politica, al centrodestra. Ciò la dice lunga sulla capacità catastrofiche politiche che ha mostrato. L'invito amichevole che gli faccio è quello di occuparsi della sua città, magari candidandosi a sindaco e dimostrando lì davvero le sue dichiarate qualità politico-amministrative. Se non dovesse accettare questo invito gli consiglio di prendersi in affidamento un daino.