Mazzarisi, lo strano caso del protocollo dimenticato

«Ossigeno per i conti pubblici dall'anti evasione ma ahimè senza notizie»

giovedì 12 marzo 2015 10.07
«Recentemente è stata pubblicata sulla G.U. la legge di conversione del Decreto c.d. "Milleproroghe", che tra le altre cose, incentiva ulteriormente la partecipazione dei Comuni nella lotta all'evasione fiscale e contributiva , per il triennio 2015-2017. Infatti, per la quota dei tributi statali riscossi e delle sanzioni sui contributi evasi, a seguito della collaborazione tra Comune e Agenzia delle Entrate già per il triennio 2012-2014, veniva riconosciuto ex art. 1 del DL 203/2005 il 50% del riscosso. Tra le novità del succitato Decreto, quindi, dopo la sua conversione in legge, troviamo elevata la misura dal 50% al 100% della quota riconosciuta dal Decreto Legge n.138/2011 e una proroga della stessa al 2017». Così interviene Michele Massimo Mazzarisi della lista Cascella Sindaco Insieme intervenendo su quella che Egli stesso definisce una "dimenticanza" a tutto svantaggio della cittadinanza.

«Si tratta, dunque, di una "premialità" riconosciuta al Comune virtuoso che si impegna nella lotta all'evasione - continua Mazzarisi - e dovuta in base ad un protocollo d'intesa che l'amministrazione comunale sottoscrive con l'Agenzia delle Entrate territorialmente competente. Il Comune di Barletta (primo Comune della Bat) ha regolarmente sottoscritto nel dicembre 2011, durante il mio mandato assessorile, il protocollo d'intesa con l'Agenzia delle Entrate ma, di quel protocollo d'intesa, dall'aprile 2012 si son perse le tracce, chiuso sicuramente nel cassetto del dirigente di turno e ormai visibile solo sito dell'agenzia delle Entrate Direzione Regionale Puglia. Sulla base di quell'accordo, il Comune di Barletta avrebbe dovuto, infatti, attuare una collaborazione informatica tra il settore entrate del Comune e l'Agenzia delle Entrate territorialmente competente, così da effettuare una serie di "segnalazioni qualificate". Un vero e proprio patto antievasione che avrebbe permesso al nostro comune di partecipare alle attività di accertamento contrastando l'evasione fiscale, soprattutto in materia di patrimonio immobiliare e di affitti in nero, ma anche in materia di abusivismo commerciale e urbanistico. Uno strumento in sintesi che, se utilizzato, avrebbe potuto aumentare le entrate destinate a finanziare servizi alla cittadinanza, soprattutto, nel settore dei servizi sociali, le cui risorse sono sempre più esigue, mentre le difficoltà quotidiane delle famiglie aumentano e conseguentemente le richiesta di assistenza agli uffici dei servizi sociali stessi. Si tratterebbe di ossigeno per i conti pubblici alla luce dei continui tagli effettuati agli enti locali dal legislatore, che trasformano gli amministratori in veri e propri funamboli nel disperato tentativo di far "quadrare i conti" dell'ente locale. Come già anticipato di quel protocollo d'intesa, ahimè, non si hanno più notizie.

Si pensi soltanto che per l'anno 2013 poco più di 500 comuni si son divisi circa 18 milioni per questa fattiva collaborazione con l'Agenzia delle Entrate. La promozione di azioni di contrasto al fenomeno dell'evasione ed elusione fiscale è stato uno dei punti cardine delle linee programmatiche di mandato di questa amministrazione. Infatti, proprio in quella che sicuramente possiamo definire la "carta costituzionale" di questa amministrazione, è stata prevista per l'anno 2014 la creazione di una struttura interdirezionale (una task-force) che in sinergia con l'agenzia delle entrate e la guardia di finanza avrebbe avuto il compito di ricercare e analizzare dati utili al recupero dell'evasione fiscale. L'anno 2014 è ampiamente superato e, purtroppo, pur leggendo di numerose azioni di contrasto all'evasione fiscale effettuate nella nostra città dall'Agenzia delle Entrate o della Guardia di Finanza, ultima quella del 15 febbraio scorso relativa al sequestro ad un imprenditore locale di un patrimonio di 4,5 milioni di euro, il Comune di Barletta sicuramente non parteciperà neanche per l'anno 2014 alla ripartizione del Ministero degli Interni delle somme recuperate con il contrasto all'evasione.

Pertanto, in vista della imminente discussione in consiglio comunale del Bilancio di Previsione 2015, mi urge sollecitare la sensibilità del Sindaco Cascella, anche nella sua veste pro-tempore di Assessore al Bilancio, e del Dott. Nigro, dirigente dei servizi finanziari e responsabile del settore Entrate del nostro comune, di prevedere quelle risorse economiche necessarie alla creazione finalmente di questa task-force comunale (o gruppo lavoro o struttura interdirezionale) dotandola degli strumenti informatici necessari, anche utilizzando, ove fossero necessarie, risorse umane della nostra partecipata (Barsa spa) che in passato non dimentichiamolo hanno già collaborato proprio con l'ufficio tributi. Tutto al fine di evolvere nel breve periodo il protocollo d'intesa antievasione pubblicato sul sito dell'agenzia delle entrate da proclama a strumento utile per le finanze della nostra comunità».