Maggioranza a pezzi: culmine della crisi?
Per Cascella l'occasione buona per tirare le somme
venerdì 8 gennaio 2016
All'inizio dell'anno scorso, purtroppo, non presentavamo la situazione politica-amministrativa di Barletta in maniera molto differente da oggi: già allora parlavamo da tempo di un rimpasto di Giunta che sarebbe dovuto verificarsi in maniera imminente. Invece, siamo ancora qui a parlarne, dopo che certamente si sono concretizzati i termini per decretare un accordo tra le forze di maggioranza al fine di decidere le nuove nomine assessorili e relativa distribuzione delle deleghe.
Durante quest'anno qualche assessore è già stato sostituito, come l'assessore alle politiche urbane con delega alle manutenzioni affidato alla Buona Politica con Giuseppe Gammarota; nominato finalmente l'assessore al bilancio, dopo un lungo interim detenuto dallo stesso sindaco Cascella, in Vittorio Pansini; le dimissioni dell'assessore alle politiche per l'identità culturale, Giusy Caroppo, ancora da sostituire. Intanto l'immobilità amministrativa si è fatta sempre più sentite, soprattutto in Consiglio Comunale, ma pare che si stia finalmente avvicinando il culmine di questa situazione paradossale, anche in seguito a un documento della maggioranza di cui abbiamo parlato già nelle scorse settimane.
Tuttavia degno di menzione è stato l'intervento prenatalizio del capogruppo di Sinistra Unita, Maria Campese, che sappiamo rappresentare ormai solo due consiglieri comunali, e l'altrettanto severo intervento dei due consiglieri della lista civica "Cascella insieme", Gennaro Calabrese e Massimo Mazzarisi, contro il modus operandi del Sindaco. Della prima abbiamo già parlato, gli ultimi due, in nota di fine anno, hanno parlato di «Maggioranze variabili, familismo, governance fatta tra "amici"», addirittura arrivando a prendere le distanze dall'Amministrazione di Cascella. Chissà se ci saranno conseguenze? Alle parole seguiranno i fatti? I toni piuttosto simili lasciano intendere che si sia arrivati, finalmente per tutti, al momento di dover necessariamente girare le carte, senza poter rimandare ulteriormente. Certo è che la città è stanca di aspettare e i problemi da affrontare aumentano. Cascella deve porre fine a questo mortificante gioco del cerino.
Durante quest'anno qualche assessore è già stato sostituito, come l'assessore alle politiche urbane con delega alle manutenzioni affidato alla Buona Politica con Giuseppe Gammarota; nominato finalmente l'assessore al bilancio, dopo un lungo interim detenuto dallo stesso sindaco Cascella, in Vittorio Pansini; le dimissioni dell'assessore alle politiche per l'identità culturale, Giusy Caroppo, ancora da sostituire. Intanto l'immobilità amministrativa si è fatta sempre più sentite, soprattutto in Consiglio Comunale, ma pare che si stia finalmente avvicinando il culmine di questa situazione paradossale, anche in seguito a un documento della maggioranza di cui abbiamo parlato già nelle scorse settimane.
Tuttavia degno di menzione è stato l'intervento prenatalizio del capogruppo di Sinistra Unita, Maria Campese, che sappiamo rappresentare ormai solo due consiglieri comunali, e l'altrettanto severo intervento dei due consiglieri della lista civica "Cascella insieme", Gennaro Calabrese e Massimo Mazzarisi, contro il modus operandi del Sindaco. Della prima abbiamo già parlato, gli ultimi due, in nota di fine anno, hanno parlato di «Maggioranze variabili, familismo, governance fatta tra "amici"», addirittura arrivando a prendere le distanze dall'Amministrazione di Cascella. Chissà se ci saranno conseguenze? Alle parole seguiranno i fatti? I toni piuttosto simili lasciano intendere che si sia arrivati, finalmente per tutti, al momento di dover necessariamente girare le carte, senza poter rimandare ulteriormente. Certo è che la città è stanca di aspettare e i problemi da affrontare aumentano. Cascella deve porre fine a questo mortificante gioco del cerino.