Lunga vita a Eraclio, il Colosso torna in libertà

Prelevate le terre di fusione: presto la “carta d’identità”

giovedì 2 aprile 2015
A cura di Paolo Doronzo
Eraclio gode di ottima salute: i lavori di controllo e manutenzione del Colosso, durati circa un anno, sono quasi terminati con esiti soddisfacenti. Ieri è iniziata la "liberazione" della statua bronzea, che vedrà la sua conclusione entro il 21 aprile. Nel pomeriggio, si è svolta nel cantiere ai piedi del Colosso una conferenza stampa alla presenza del sindaco Pasquale Cascella, il progettista prof. ing. Gianbattista De Tommasi, il prof. Maurizio Marbelli e l'ing. Giorgio D'Ercoli, consulenti specialistici. Dopo oltre trentaquattro anni si è proceduto a un intervento di manutenzione, verifica e controllo della statua e della sua struttura interna, realizzata nel precedente intervento di restauro; auspicati dai progettisti futuri piccoli interventi manutentivi programmati onde evitarne di più urgenti e costosi.

Inoltre, questi lavori hanno consentito di prelevare campioni delle terre di fusione per poter effettuare indagini finalizzate a stabilire la datazione e la provenienza esatta del manufatto; i risultati di tale approfondimento saranno resi noti nei prossimi mesi. Quest'ultima tipologia d'indagine è stata sostenuta e finanziata dall'Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro di Roma. I rilievi sono stati effettuati anche grazie a laser scanner all'interno e all'esterno della statua e le varie indagini diagnostiche hanno prodotto risultati ampiamente soddisfacenti riguardo allo stato di conservazione delle superfici bronzee e delle resine che costituiscono le saldature, valutando anche gli spessori della patina e la misura di velocità di corrosione. I lavori sono stati eseguiti dall'impresa "Gruppo GE.DI. Srl di Altamura, sotto l'alta sorveglianza e collaborazione della Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Puglia.

Il sindaco Cascella ha sottolineato l'importanza delle scoperte che saranno possibili grazie ai rilievi sulle terre di fusione ritrovate nel bronzo, consentendo una ricostruzione della "carta d'identità" del Colosso al centro di vecchie e nuove diatribe tra gli studiosi, rendendo un'immagine rinnovata e completa di una storia che non riguarda solo la nostra città, ma l'Italia e il Mediterraneo. Proprio per educare i più giovani ad un senso civico nel rapporto con la storia, sono state annunciate delle attività didattiche presso il cantiere nei prossimi giorni.

E' auspicabile una maggiore videosorveglianza dell'area e una migliore illuminazione della statua dopo la positiva esperienza avvenuta durante i lavori.
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Eraclio torna a mostrarsi dopo il restylingIl confronto prima e dopo la "cura"