Lo storico Podere Agresti trasformato in un parcheggio?

La proposta del presidente Ventola non convince la Cgil BT. I terreni sono ora utilizzati dall'Istituto Agrario 'Umberto I'

martedì 1 febbraio 2011
A cura di Mario Sculco
La Cgil della provincia di Barletta – Andria – Trani interviene sulla decisione dell'Amministrazione Ventola di trasformare lo storico "Podere Agresti", situato di fronte all'Istituto Tecnico Agrario, in un parcheggio. "Si tratta certamente di uno scherzo" è il commento del sindacato.

Un parcheggio al posto di uno spazio verde. Un pezzo del nostro passato cancellato con la facilità di un colpo di spugna. Stiamo parlando dello storico "Podere Agresti", appezzamento di terreno situato di fronte all'Istituto Tecnico Agrario "Umberto I" oggi sede della provincia di Barletta – Andria – Trani, e della decisione dell'Amministrazione Ventola di costruire un parcheggio per i dipendenti facendo piazza pulita di quello che un tempo era un campo sperimentale per le esercitazioni di agraria dei giovani studenti. Le serre e la vegetazione lasceranno spazio a breve ad un perfetto manto d'asfalto ed a qualche mirata colata di cemento. A questa soluzione hanno pensato i nostri amministratori per superare il problema, sollevato da alcuni dipendenti, della mancanza di sicurezza per le auto in sosta in piazza Pio X. La Prima Commissione Consiliare Provinciale Permanente, su indirizzo del Presidente della Provincia Francesco Ventola, ha avviato le procedure per "sistemare" il "Podere Agresti" a parcheggio sorvegliato.

"E' curioso osservare – commenta Felice Pelagio, segretario Flai Cgil Bat – come la volontà del Ministro Mariastella Gelmini di mettere in ginocchio la scuola pubblica e quindi il futuro dei giovani si riverberi anche sull'Amministrazione Ventola. Ci auguriamo che la proposta di sottrarre quello che un tempo era un laboratorio sperimentale a servizio dell'Istituto Tecnico Agrario per destinarlo a parcheggio sia solo uno scherzo, di pessimo gusto, ma pur sempre uno scherzo. Anziché incentivare nuovamente l'utilizzo del podere per le sperimentazioni e le esercitazioni dei ragazzi i nostri amministratori, con un documento "condiviso", ne consacrano la morte. Non è possibile – tuona Pelagio – azzerare 150 anni di storia e di tradizioni".

"Noi della Cgil – dice Luigi Antonucci, segretario provinciale Cgil Bat – non crediamo che per risolvere il problema della sicurezza si debba costruire un altro parcheggio. Basterebbe dotare di sorveglianza piazza Pio X che, peraltro, già contiene molti posti auto. Non solo, male non farebbe a nessuno incentivare anche l'uso dei mezzi pubblici. Se tutti i dipendenti prendessero l'abitudine di raggiungere la sede della Provincia con delle navette, nessuna auto privata subirebbe danneggiamenti e tantomeno verrebbe rubata. La chiamano, soprattutto nelle campagne elettorali, mobilità alternativa ma, a quanto pare, nella realtà – conclude il numero del sindacato, Antonucci – nessuno pensa di promuoverla realmente".