Lite in un bar di Piazza Umberto: lo ferisce alla gola con un coltello

Arrestato un rumeno dopo la denuncia del ferito, soccorso all'ospedale "Dimiccoli"

lunedì 2 maggio 2016 12.11
Nella mattinata odierna il personale dipendente dell'ufficio misure di prevenzione del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Barletta ha rintracciato sul territorio comunale Vlad Marian, cittadino rumeno residente a Barletta, a carico del quale pendeva un'ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal gip del tribunale di Trani per tentato omicidio e possesso illegale di arma da taglio.
L'ordinanza è scaturita poiché in data 20 marzo 2016, presso il pronto soccorso dell'ospedale "Dimiccoli", era giunto un cittadino rumeno colpito da una coltellata. Sul posto gli agenti hanno preso contatti con il malcapitato, identificato con le iniziali D.S., anch'egli cittadino rumeno di 35 anni: l'uomo ha riferito che mentre si trovava in piazza Principe Umberto, all'interno di un bar in compagnia della sua compagna, è stato aggredito da tre persone, suoi connazionali, senza alcun motivo e uno di questi gli avrebbe sferrato un colpo di coltello alla gola, procurandogli un taglio superficiale di circa 15 cm.

Sulla scorta delle prime notizie attinte, gli agenti si sono recati in viale del Cimitero, presso un casolare abbandonato, che era stato indicato quale luogo dove i suoi aggressori potevano trovarsi, ma il tutto si sarebbe rivelato negativo.
I sanitari del pronto soccorso dell'ospedale "Dimiccoli" avevano emesso un referto medico con la seguente diagnosi: frattura chiusa delle ossa nasali e ferita lacero contusa regione del collo, con trauma cranico facciale non commotivo, con prognosi di dieci giorni.

Il 22 marzo l'uomo ha effettuato una denuncia-querela, nella quale confermava l'aggressione subita, aggiungendo che mentre si trovava sulla soglia del bar, un suo connazionale che si trovava all'interno del bar a bere una birra gli avrebbe scagliato contro una bottiglia. Alla domanda immediata sul motivo di tale gesto, lo stesso si sarebbe scusato dicendo che la bottiglia era indirizzata alla moglie. A questo punto, chiarito il malinteso questi si sarebbe allontanato per poi fare ritorno sul posto dopo circa 30 minuti: allora, ordinata un'altra birra, ha iniziato una discussione con un altro cittadino rumeno, nipote di D.S. facendo chiaro riferimento a lui. Avendo capito che i due stavano parlando di lui, l'uomo si sarebbe avvicinato per chiarire i fatti ma a quel punto è stato colpito con un pugno tra il labbro e il naso, con una copiosa fuoriuscita di sangue: infine, dopo essere stato preso per il giubbotto, il malcapitato è stato ferito alla gola con un coltello. Allora è scappato via dall'aggressore che continuava a brandire l'arma e si è recato al pronto soccorso.

Al momento della denuncia l'uomo ha confermato che il suo aggressore fosse di nazionalità rumena, di circa 50 anni, con corporatura robusta, capelli brizzolati e indossava un cappello da cowboy. Le laboriose indagini effettuate dalla Polizia hanno permesso di identificare l'aggressore, Vlad Marian. Gli agenti hanno anche effettuato una perquisizione presso l'abitazione del rumeno: lì, nella sua camera da letto, hanno ritrovato un capello da cowboy e un coltello del tutto simile a quello descritto dall'uomo ferito al momento della denuncia.