La replica delle Associazioni Civiche andriesi al Comitato "Barletta Provincia"

Nel mirino la questione Asl BT. «Forse gli amici "lottatori" del Comitato fanno finta di non sapere che "il gioco è finito"»

lunedì 11 giugno 2012 19.48
«Porgiamo i nostri più sinceri auguri ai dirigenti neo eletti del Comitato di Lotta di Barletta». Così ha inizio la risposta a mezzo comunicato stampa delle Associazioni Civiche andriesi, a firma di Vincenzo Santovito, alla ripresa delle attività del Comitato di Lotta di "Barletta Provincia". «Apprendiamo che tra i tanti argomenti trattati nel corso dell'Assemblea ci sarebbe stato anche quello relativo al trasferimento della sede legale della ASL/BAT da Andria a Barletta e trasferimento della sede legale della Provincia BAT, sempre da Andria a Barletta. Pur consapevoli che gli amici del Comitato barlettano lanciano provocazioni certi di avere di fronte a sé la classe politica andriese che non risponde ed è inerte a qualsiasi sollecitazione, essi non devono dimenticare che oltre questa classe politica in difficoltà ed impegnata in altre faccende e affinità molto personali, esistono i cittadini e le loro associazioni che sono, al contrario, molto attente, vigili e soprattutto non disposte a subire alcuna offesa gratuita».

Al centro della discussione la questione Asl Bat: «Tornando all'Assemblea del Comitato -prosegue Santovito- è inutile ribadire che non ci sarà alcun trasferimento della sede legale della ASL/BAT da Andria a Barletta, avendo anche la Regione Puglia compreso quale fosse il giochetto populista e propagandistico di qualche politico locale che dovrebbe difendere ben altri e più importanti interessi dei cittadini dell'intera Regione che li hanno eletti a godere di enormi privilegi di casta. Per quanto riguarda, invece, la sede legale della Provincia BAT, forse gli amici "lottatori" del Comitato dimenticano o fanno finta di non sapere che "il gioco è finito", per tutti, sopratutto per quei politici che avevano trasformato l'istituzione pubblica in una fabbrica di privilegi e di sprechi smisurati di denaro pubblico».

L'ultima stoccata è sulla crisi economica: «Manca poco ormai e quanto da noi preventivato in tempi non sospetti e quanto voluto dalle migliaia di cittadini che hanno firmato la nostra petizione per la soppressione delle Province, si sta avverando. E' solo questione di tempo e poi saranno in tanti, tantissimi, tutti con le truppe cammellate al seguito, a doversi cercare un "lavoro vero" e non "quello nero"».

«Agli amici del Comitato di lotta diciamo: "quale miglior presagio combattere per la propria città"».