La Procura di Trani apre un'inchiesta sulla protesta dei forconi nella Bat

Si andrebbe da violenza privata, a minaccia, da danneggiamento, a sequestro di persona

mercoledì 11 dicembre 2013 14.33
L'indagine al momento è conoscitiva ma nelle prossime ore sembra destinata a sfociare nell'iscrizione nel registro degli indagati di coloro che avrebbero preteso la chiusura degli esercizi commerciali a Barletta e nelle città limitrofe. Chiusure spesso ottenute per le minacce palesate ai commercianti piuttosto che per una libera scelta degli imprenditori. L'ufficio inquirente capeggiato da Carlo Mara Capristo avrebbe vaglio una serie di rapporti di Polizia e Carabinieri dell'intero circondario di competenza.

Tra lunedì pomeriggio, martedì ed oggi in molte città si è vissuto un clima da coprifuoco. Gli inquirenti stanno identificando e generalizzando i componenti delle ronde che hanno presidiato i vari quartieri della città imponendo agli esercenti di chiudere immediatamente le serrande delle proprie attività commerciali. In numerosi casi sarebbero volati toni accesi e minacce, ma si parla anche di qualche danneggiamento. La Procura tranese è al lavoro per contestare reati sia procedibili d'ufficio che a querela di parte giacchè pare che più di qualche commerciante avrebbe formalmente segnalato l'accaduto alle forze dell'ordine.

Si spazierebbe dalla violenza privata, alla minaccia, dal danneggiamento al sequestro di persona per i casi in cui i "manifestanti" hanno bloccato le uscite dei negozi; nonché interruzione di pubblico servizio per i blocchi ferroviari. Acquisiti diversi filmati a circuito chiuso ed interrogate diverse persone nell'intero circondario. In alcuni casi i personaggi resisi protagonisti dell'imposizione alla chiusura sarebbero gli stessi: in pratica si sarebbero mossi di città in città.

L'indagine è stata avviata non certo per la protesta dei Forconi in quanto tale ma per le condotte impositive e violente che ha assunto l'iniziativa. Gli inquirenti avrebbero già identificato alcune persone: incensurati ma anche volti noti alle forze dell'ordine che proprio per il loro "spessore" avrebbero avuto un ruolo fortemente persuasivo.

L'inchiesta punta i riflettori su tutte le città del circondario (soprattutto Barletta, Andria, Trani, Bisceglie) dove la protesta ha lambito i confini della rivolta. Intanto nell'incontro svoltosi stamattina alla Prefettura di Barletta per l'allarmante situazione nella provincia BAT era presente anche il sostituto procuratore della Repubblica di Trani Luigi Scimè.