«La politica barlettana ha il dovere di dedicarsi al mare»

Esortazione alla tutela dell'ambiente del prof. Ruggiero Quarto. «Bisogna lavorare per il bene comune»

mercoledì 27 luglio 2011
«Percorrendo la via del cimitero ho notato che l'area inquinata da eternit, da me più volte pubblicamente segnalata, è stata recintata. Finalmente chi doveva vedere ha visto. Ora immagino che si attiverà, spero presto, l'iter della bonifica ambientale del sito. Penso sia giusto dar merito agli artefici di questo intervento, anche se doveroso». Interviene così il professor Ruggiero Quarto, docente di geofisica ambientale all'Università degli studi di Bari, che apprezza l'impegno costante di Barlettalife nella denuncia di depositi di amianto in vari luoghi della nostra città.

«Questo episodio dovrebbe incoraggiare l'impegno civico dei cittadini. Proprio di tutti: singoli, associazioni, giornalisti e addetti ai pubblici servizi. È questo un caso di democrazia virtuosa che ritengo sia giusto sottolineare positivamente. Un cittadino o un'associazione evidenzia un'emergenza ambientale, la stampa ne dà risalto, le istituzioni preposte intervengono. Quando si compie questo prodigio, ogni "attore" si sente un ingranaggio fondamentale della complessa macchina sociale ed è stimolato a fare sempre meglio. Così si realizza il Bene Comune.

Spero ardentemente che la stessa corretta dinamica si compia per i tanti problemi ambientali che affliggono la nostra città. Ovviamente, per tale obiettivo è necessaria una guida politica salda. A tal proposito sono convinto che il buon senso, malamente perso in questo primo periodo post-elettorale, ritornerà a pervadere l'intera coalizione di Centro Sinistra e il contributo di Sinistra Ecologia e Libertà sarà forte, anche per risolvere le emergenze ecologiche.

Tra tali emergenze, in periodo estivo, non si può non pensare al nostro mare. Croce e delizia. Con piacere ho notato una pregevole manutenzione dell'immensa spiaggia libera di Ponente. Ma, continuano ad esserci seri dubbi sulla qualità delle acque di balneazione. L'acqua del mare è la materia prima di qualsiasi ipotesi di sviluppo turistico di Barletta. Che vale avere una Ferrari se usiamo benzina alterata? E a Barletta la "Ferrari" ce l'abbiamo! Spiagge incantevoli, litorale di Ponente vergine, fiume Ofanto, zone umide di Ariscianne, una città ricca di arte e cultura, posta al centro di un vasto territorio di grande interesse naturalistico e culturale (Parco dell'Alta Murgia, centri storici, cattedrali romaniche, castelli svevi, parchi archeologici, musei e pinacoteche). I nostri litorali possono diventare l'epicentro dello sviluppo turistico territoriale. Con un'offerta turistica così variegata, i flussi possono essere distribuiti su archi temporali lunghi; essere fortemente attrattivi e di punta nel periodo balneare e rimanere ben presenti anche in altri periodi. Il turismo può fungere da volano per altri comparti produttivi, primo fra tutti quello agro-alimentare. Si possono creare migliaia di posti di lavoro!

Barletta ha tutte le potenzialità per diventare una preziosa perla nell'intero Mediterraneo. Però, abbiamo pericolosi scarichi a mare che rischiano di compromettere la risorsa prima. Si faccia in modo, dunque, di dedicare il massimo delle energie politiche ed amministrative a questo problema. Che si facciano funzionare al meglio i depuratori di Andria e Barletta! Che si controllino tutti gli scarichi a mare! Che si effettui un massiccio monitoraggio delle acque del mare! È basilare individuare le cause dell'inquinamento delle acque marine e porre rimedio. L'acqua pulita è fondamentale sia perché i cittadini possano godere di salubri bagni e sia per disporre della materia prima per un necessario sviluppo turistico eco-compatibile.

Penso che questa estate la politica abbia il dovere di dedicarsi al mare. Non in termini di vacanze, immeritate, dati gli avvenimenti, ma in termini di vero e grande lavoro a favore del mare, della Città, del Bene Comune».