La nuova sede dell’Ambulatorio popolare di Barletta dedicata a Giuseppe Di Vittorio

La Cgil Bat donerà ai volontari della struttura un quadro che ritrae il padre del sindacato

sabato 29 febbraio 2020
I responsabili dell'Ambulatorio popolare di Barletta hanno deciso di dedicare la nuova sede dell'associazione a Giuseppe Di Vittorio. La Cgil Bat, in occasione dell'inaugurazione donerà ai volontari della struttura un quadro che ritrae il padre del sindacato. La scelta fatta dall'Ambulatorio è stata quella di intitolare gli spazi destinati all'aiuto incondizionato del prossimo in un'ottica mutualistica ad un nome "che non ha bisogno di altre parole, un nome che porta in sé e con sé ogni lotta per il lavoro e per l'emancipazione di tutte le persone più deboli senza alcuna distinzione tra loro", dicono dall'Ambulatorio.

"Questa scelta non può che farci piacere e onore. Il fatto che il nome di Giuseppe Di Vittorio compaia in un luogo dove ha sede un'organizzazione di volontario, anzi una struttura mutualistica autofinanziata che offre uno spazio di protezione alle persone più deboli ed emarginate della comunità, è in linea con quello che ogni giorno anche noi della Cgil seppure in altra maniera facciamo nelle nostre sedi e nelle nostre Camere del lavoro: dare assistenza a chi è in difficoltà non solo dal punto di vista lavorativo ma anche sociale, penso all'impegno svolto dai compagni dell'Inca e del Caaf. Per una sorta di comunione di intenti, non fosse altro per l'attenzione al sociale e alle fragilità, abbiamo accettato con piacere l'invito all'inaugurazione di sabato che ci ha rivolto il responsabile dell'Ambulatorio popolare, Cosimo Damiano Matteucci. Abbiamo già garantito la nostra presenza e in quella occasione doneremo il quadro del nostro caro Peppino", spiega il segretario generale della Cgil Bat, Biagio D'Alberto.

L'inaugurazione della nuova sede in piazza Plebiscito, 16, si terrà oggi, sabato 29 febbraio alle ore 17.30. Alcuni spazi dell'Ambulatorio saranno inoltre dedicati a persone molto importanti per l'associazione, sia per la loro vita che per il loro impegno e il loro esempio: la stanza del doposcuola porterà il nome del giovane migrante del Mali morto nel Mediterraneo nel tentativo di raggiungere l'Europa, in un naufragio il 18 aprile 2015. Aveva quattordici anni e annegò con la pagella scolastica cucita nella giacca, là dove l'aveva riposta per proteggerla, dopo averla ripiegata con cura insieme a tutte le proprie speranze di una vita migliore. La sala delle assemblee verrà invece dedicata alle barlettane Addolorata Sardella e Lucia Corposanto che il 12 settembre 1943 portarono in salvo l'unico sopravvissuto dell'eccidio nazista di Barletta nel corso del quale i tedeschi, per rappresaglia, fucilarono 11 vigili urbani e 2 netturbini; una targa verrà donata dall'Anpi Bat alla presenza di Antonio Paolillo, figlio di Addolorata Sardella.