La favola del sindaco a 5 Stelle

M5S fa tremare centrodestra e centrosinistra barlettani. Senza risorse, senza visibilità, senza clientele, senza promesse, senza favori

martedì 26 febbraio 2013 10.21
A cura di Alessandro Porcelluzzi
E' il primo partito a Barletta e alla Camera, il secondo al Senato, il Movimento 5 stelle. Ha sfiorato i 15mila voti. Nulla di strano, visto l'exploit sull'intero territorio nazionale. Ma a Barletta il risultato è ancora più eclatante se lo si raffronta soprattutto a quello del centrosinistra.

Il centrosinistra arrivava a queste elezioni con 3 consiglieri regionali, 2 consiglieri provinciali, la totalità dei consiglieri di amministrazione di Bar.S.A. e Casa di riposo. Aveva stravinto le ultime Comunali, Sindaco, due giunte che si sono alternate e una pattuglia enorme di consiglieri comunali; per poi esplodere dopo un anno e mezzo. Quel centrosinistra si ferma (risultati Senato) a 11.452 voti, poco più del 25% dei votanti, un sesto degli aventi diritto al voto. I voti al PD (circa 8000) sono poco più del doppio degli iscritti del PD. In pratica i militanti appassionati forse convincono il marito, o la moglie, o la fidanzata. Nulla di più.

Il centrodestra gode di migliore salute rispetto al centrosinistra. È forse il caso di ricordare anche in questo caso da dove partiva: un consigliere regionale da 10mila preferenze, e oggi Candidato Sindaco (Giovanni Alfarano), un consigliere e due assessori provinciali, una discreta pattuglia di consiglieri comunali uscenti. Il Centrodestra incassa tra i 14 e i 15mila voti. Lo scarto con i grillini è di 800 voti in più o in meno a seconda che si parli di Camera o di Senato.

Il Movimento 5 stelle non ha una sede a Barletta, non ha nemmeno un chiaro gruppo dirigente di riferimento. Un gruppetto di ragazzi si aggirava in queste settimane in città affiggendo i manifesti del Movimento (rigorosamente solo negli spazi assegnati). Li si è visti montare gazebo al freddo e al gelo. Nessun evento in grande stile, nessuna sala ricevimenti, nessun assembramento di gerarchi locali e regionali.

Da oggi a Barletta si discuterà e discuteremo di elezioni amministrative. Sentirete parlare di percentuali, preferenze, somme di sigle che assicurano la vittoria, vecchi volponi da inserire in lista per trionfare. Agli angoli delle strade, davanti a qualche bar, cominceranno i corteggiamenti, gli sguardi sornioni. E poi le cene, gli aperitivi, le feste caraibiche, gli appuntamenti mondani. Quando li vedrete, non fatevi ingannare. Tutti vi assicureranno di avere la vittoria in tasca. Ma sono dei millantatori. Non hanno capito, i millantatori, che stava per travolgerli una valanga. E hanno raccolto questo magro, misero risultato alle Politiche.

Senza risorse, senza visibilità, senza clientele, senza promesse, senza favori, c'è già stato un risultato straordinario del Movimento 5 stelle. A Maggio si materializzerà forse una storia inedita per le elezioni comunali. Ora il Movimento 5 stelle sa di poter affrontare anche i carri armati del centrodestra e del centrosinistra. Sono già sopra il PD e i suoi cespugli. Il PDL e il centrodestra sono a un soffio.

Certo non è ancora scritta la pagina delle amministrative. Ma come nei disegni dei bambini c'è sempre uno spazio bianco, tra gli alberi e le case. E' lo spazio del non ancora espresso, dell'azione che emergerà, della fantasia o della paura. Nella mente dei bambini il tutto pieno, il completamente espresso non esiste. Le prossime elezioni amministrative, dopo il risultato delle Politiche sono quello spazio bianco. Ciò che è rimasto inespresso, ciò che la paura o la fantasia potrebbero esprimere. Per la strada, tra chi cammina, nei racconti della gente, nei suoi umori. Uno dei motti di Beppe Grillo e del Movimento 5 stelle è stato "Arrendetevi". Qualcuno nel fortino del centrosinistra e in quello del centrodestra, a Barletta, stanotte ha cominciato a pensarci.