«L'urbanistica è cura, non semplice sviluppo della città»

Interviene il gruppo "La Prima Radice"

martedì 14 novembre 2023
I nodi sono venuti al pettine. Aver dimenticato, strada facendo, gli emendamenti al Documento Programmatico Preliminare, al tempo approvati e trionfalisticamente spesi per rivendicare innocenza amministrativa e buon governo, smaschera il vero volto della politica cittadina. La distorsione era già avvertibile nel " non detto" in occasioni delle uscite pubbliche focalizzate su edificazione e quantità e mai sulla qualità della città a venire». Si legge così nella nota diramata dal gruppo "La Prima Radice" a firma di Caterina Spadafora e Raffaele Fiore.

«La sana urbanistica è principalmente cura e non semplice sviluppo della città , è generatrice di qualità urbana, privilegia la città pubblica e con essa gli spazi destinati alla vita collettiva, disegna capillarmente funzioni e servizi.

Nel programma di città di prossimo varo, ad avviso degli scriventi, manca la consapevolezza di come le persone vivono la città di quale sia la città che si aspettano , come debba funzionare la città con buona qualità di vita urbana, e come vada orientato il suo sviluppo. Progettazione, planimetrie e grafici seguono e non anticipano, né sostituiscono, quella consapevolezza e quella conoscenza.

Se lo sviluppo e la qualità della città che si progetta sono il riflesso della capacità di governo , ci domandiamo se ci sia un complessivo governo della città all'altezza di scelte che segneranno, urbanisticamente, Barletta, per secoli.

Ci chiediamo se ci sia la certosina e responsabile attenzione alle funzioni e servizi indispensabili per il buon vivere cittadino e ci chiediamo ancora se stiamo disegnando una città connotata da valori etici che la rendano accogliente anche per le fasce della popolazione più debole.

La impressione di chi scrive e del Gruppo "La prima Radice" , di cui siam parte, è che finora siano state effettuate per lo più scelte a perdere e non si sia fatto granchè per costruire la città vagheggiata da chi ama ed antepone il pubblico al privato».