«L’unico evento culturale gratuito dell’estate barlettana si è trasformato in un’iniziativa riservata a pochi»
La nota del M5S Barletta sul concerto di sabato a Canne della Battaglia
lunedì 4 agosto 2025
11.47
«La cultura ridotta a becero amichettismo. Quanto accaduto sabato a Barletta, presso il sito di Canne della Battaglia, rappresenta una grave occasione mancata». È quanto scrive Luca Savella, rappresentante Gruppo Territoriale M5S Barletta.
«L'unico evento culturale gratuito dell'estate barlettana si è trasformato in un'iniziativa riservata a pochi, nella quale i cittadini sono stati messi ai margini. Un'opportunità culturale pubblica ridotta a momento autoreferenziale, in cui la presenza di volti noti e "amici degli amici" ha prevalso sull'inclusività e sulla partecipazione.
A completare il quadro anche il vergognoso vizio, tipico dell'estrema destra a tutti i livelli, di mettere a tacere il dissenso: un cittadino che sventolava una bandiera della Palestina — un gesto pacifico e legittimo — è stato messo a tacere. Un libero cittadino a cui viene imposto il silenzio.
Dilettantismo e pressappochismo: questo è quanto emerge dalla gestione dell'assessore alla Cultura, che, dopo i clamorosi fallimenti (a dispetto dei proclami) della Fondazione della Disfida, continua a inanellare figuracce.
È arrivato il momento di restituire la cultura ai cittadini: Barletta merita di più. L'assessore Cilli faccia un passo indietro: è tempo delle sue dimissioni.
Il sindaco Cannito, che tratta gli assessori come pedine su una scacchiera, rimuovendone le deleghe per capriccio personale o per mero calcolo politico, prenda atto del fallimento e affidi finalmente un settore strategico come quello culturale alla competenza.
Sindaco e assessore chiedano infine scusa e restituiscano almeno un briciolo di dignità alla storia della nostra città».
«L'unico evento culturale gratuito dell'estate barlettana si è trasformato in un'iniziativa riservata a pochi, nella quale i cittadini sono stati messi ai margini. Un'opportunità culturale pubblica ridotta a momento autoreferenziale, in cui la presenza di volti noti e "amici degli amici" ha prevalso sull'inclusività e sulla partecipazione.
A completare il quadro anche il vergognoso vizio, tipico dell'estrema destra a tutti i livelli, di mettere a tacere il dissenso: un cittadino che sventolava una bandiera della Palestina — un gesto pacifico e legittimo — è stato messo a tacere. Un libero cittadino a cui viene imposto il silenzio.
Dilettantismo e pressappochismo: questo è quanto emerge dalla gestione dell'assessore alla Cultura, che, dopo i clamorosi fallimenti (a dispetto dei proclami) della Fondazione della Disfida, continua a inanellare figuracce.
È arrivato il momento di restituire la cultura ai cittadini: Barletta merita di più. L'assessore Cilli faccia un passo indietro: è tempo delle sue dimissioni.
Il sindaco Cannito, che tratta gli assessori come pedine su una scacchiera, rimuovendone le deleghe per capriccio personale o per mero calcolo politico, prenda atto del fallimento e affidi finalmente un settore strategico come quello culturale alla competenza.
Sindaco e assessore chiedano infine scusa e restituiscano almeno un briciolo di dignità alla storia della nostra città».