L'emergenza Covid colpisce il Tribunale di Trani, interviene l'Ordine degli Avvocati

«Tutti devono rispettare le norme dello Stato e il Protocollo d'intesa»

mercoledì 4 novembre 2020 11.12
Udienze sospese e caos nella gestione dei lavori nel Tribunale di Trani. Gli episodi accaduti nella giornata di ieri hanno generato un caso "Tribunale" che, ai tempi del Covid, potrebbe causare non poche conseguenze nella ordinaria gestione delle attività legate alla giustizia nel nostro territorio.

Maggiori approfondimenti sono presenti sulle pagine di TraniViva, nel frattempo giunge una nota a firma di Tullio Bertolino, presidente dell'Ordine degli Avvocati.

«La parola d'ordine è: sicurezza. Senza la garanzia della sicurezza per la salute di tutti gli operatori della Giustizia, siano essi magistrati, avvocati, dipendenti degli uffici o utenti, tutto il resto diventa secondario. Ma, una volta, garantita la salute, il nostro obiettivo deve essere quello di contemperare le esigenze di consentire la prosecuzione dei processi per evitare nuovi devastanti ritardi e l'esigenza di non bloccare il nostro lavoro che in questa fase di pandemia procede molto a rilento e rischia di avere pesanti ricadute».

E' quanto afferma il Presidente Bertolino, a conclusione di una seduta urgente del Consiglio dell'Ordine convocata in via telematica per affrontare il tema dell'emergenza venutasi a creare nel Tribunale di Trani. «Facciamo appello – prosegue il Presidente Bertolino - al senso di responsabilità di tutte le componenti per proseguire sulla strada tracciata appena qualche giorno fa attraverso quel protocollo d'intesa sottoscritto dal Presidente del Tribunale, dal Capo della Procura e dal sottoscritto per consentire al Tribunale di Trani di proseguire le sue attività. Ciascuno deve fare la sua parte, in modo che si possa ancora rispondere a quel bisogno di giustizia che viene da questo territorio. E' necessario che tutti, nessuno escluso, rispettino le norme comportamentali e facciano i sacrifici richiesti dalle leggi dello Stato e dal Protocollo sottoscritto a Trani».