L'arcivescovo Mons. Leonardo D'Ascenso indice "l'anno rogeriano"
Ricorre quest'anno il IX centenario della morte di San Ruggiero
martedì 30 dicembre 2025
17.07
Il 27 aprile 2026 ricade la memoria liturgica dei 750 anni della traslazione delle reliquie di San Ruggero, patrono principale dell'Arcidiocesi e di Barletta, dall'antica città di Canne a Barletta. Di seguito il testo integrale della lettera che l'Arcivescovo, in data 30 dicembre, ha inviato alla comunità diocesana
«Carissimi fratelli e sorelle,
il 27 aprile 2026 ricade la memoria liturgica dei 750 anni della traslazione delle reliquie di San Ruggero dall'antica città di Canne a Barletta. Infatti, quando San Ruggero morì (30 dicembre 1129) il suo corpo fu tumulato nella piccola cattedrale di Canne; dopo quasi 150 anni, nel 1276, il popolo cannese, ormai trasferitosi nella vicina Barletta, portò con sé anche i suoi venerati resti mortali.
La testimonianza di San Ruggero, che con San Nicola il pellegrino e i Santi Mauro Sergio e Pantaleo, è Patrono principale dell'Arcidiocesi e della città di Barletta «ci apre alla prospettiva dell'evangelizzazione e missionarietà nella Chiesa diocesana, uniti e concordi con il Vescovo. Imitando il suo esempio, dobbiamo nutrire un'attenzione particolare alle urgenze della vita sociale, impegnandoci perché tutti, specie i più bisognosi, abbiano una vita dignitosa. Curare la formazione dei credenti non solo nei temi spirituali, ma anche in quelli di una cittadinanza attiva e responsabile» (S. Lattanzio, I nostri Santi patroni, p 39).
La città di Barletta, che con profonda devozione ha accolto le reliquie del santo Vescovo Ruggero pastore buono e instancabile, nel fare memoria di questo evento che segnò la storia religiosa e civile della città, potrà rafforzare l'identità di una comunità che nei momenti di prova e di rinascita ha sempre trovato nel suo Patrono un segno di protezione e di speranza.
A tal scopo il gruppo di Coordinamento Pastorale per il Culto dei Santi Patroni, espressione del Consiglio pastorale zonale di Barletta, sta progettando varie iniziative: pellegrinaggi, momenti di preghiera, incontri di approfondimento storico e teologico, attività con le nuove generazioni e occasioni di servizio ai più bisognosi. Auspico che la comunità cittadina, in tutte le sue componenti, possa sentirsi interpellata e sollecitata a partecipare al cammino che partendo dal mese di aprile p.v., in cui ricade la memoria
liturgica della traslazione del corpo del Santo, culminerà nell'Anno Rogeriano (2028 – 30 dicembre - 2029) in occasione del IX centenario della morte di San Ruggero.
La vita di San Ruggero sia per ciascuno fonte d'ispirazione e motivo di impegno: un pastore vicino al suo popolo, un uomo di pace, un costruttore di comunione. Che il suo esempio ci aiuti a guardare al futuro con fiducia, a camminare insieme consapevoli che la fraternità non è mai un patrimonio acquisito una vota per tutte ma da ricercare e ristabilire sempre, assumendo atteggiamenti costruttivi e solidali che possono trovare nel Vangelo di Gesù Cristo una sorgente inesauribile.
In questo cammino ci accompagni San Ruggero nostro Patrono. Affidiamo alla sua intercessione le attese e le sfide del nostro tempo perché, come ci insegna la sua vicenda, possiamo con coraggio trasformare le difficoltà in nuove possibilità.
Vi benedico di cuore e auguro a ciascuno un felice anno nuovo».