L'adolescente e i suoi universi relazionali, un convegno a Palazzo della Marra

La famiglia, il mondo dei coetanei e degli adulti svolgono ruoli fondamentali nella fase dell'adolescenza

giovedì 3 maggio 2018
A cura di Antonella Filannino
"La cura dell'adolescente nei suoi universi relazionali" è il titolo del convegno che si terrà sabato 5 maggio alle ore 16,00 presso il palazzo della Marra di Barletta. Al centro dell'incontro la figura dell'adolescente che si muove e cresce all'interno di universi relazionali: la famiglia, il mondo dei coetanei e degli adulti. Interverranno il prof. L.Baldascini, direttore dell'Istituto di Psicoterapia Relazionale di Napoli, il dott. G. Schiavone, la dott.ssa M. Defazio e la dott.ssa A. Vitucci, didatti della sede pugliese dell'IPR.

Immaginiamo che la fase dell'adolescenza sia un viaggio di scoperta e che dietro ogni luogo vi sia un'esperienza nuova, un'esperienza di crescita. Solo se c'è armonia tra i sistemi relazionali l'adolescente può scoprire la bellezza e la complessità del mondo interiore e della realtà che lo circonda. «Qualora si verifichino competizioni tra questi mondi relazionali – affermano i didatti della sede pugliese dell'IPR - l'adolescente è costretto a dover "scegliere", con il rischio di restare come intrappolato in uno di questi sistemi con l'impossibilità di continuare il suo viaggio evolutivo». Tali micro-universi dovrebbero cooperare fra loro per superare le criticità e i cambiamenti che questa delicata fase di passaggio comporta. «Ogni universo relazionale - proseguono - svolge funzioni indispensabili per sostenere il passaggio da adolescente a giovane adulto, consentendogli di strutturare un sé autentico, necessario per esprimersi nella società liberamente e con creatività».

«Il convegno - conclude il prof. L.Baldascini - vuole essere anche un'occasione per riflettere sulle difficoltà di formulare nuovi valori improntati non solo sullo sviluppo ma soprattutto sul progresso dell'odierna società per consentire a tutti i cittadini del mondo di migliorare la qualità della loro vita».