Influenza A H1 N1: tanto rumore per nulla

Lo dice anche il numero, esiguo, delle vaccinazioni somministrate

sabato 27 febbraio 2010 08.00
Sono stati 1.200 i barlettani che, tra novembre 2009 e il 17 gennaio scorso, si sono vaccinati contro l'influenza A H1N1. Se si considera che in tutti e dieci comuni della Asl Bat, le dosi somministrate sono state 6.500, quel numero vuol dire il 18,5%. Vale però la pena capire il significato di tutti i numeri legati a questa campagna di vaccinazione nella Asl del nord barese. Le dosi chieste e arrivate, disponibili per la somministrazione, in base a calcoli, statistiche, mezze prenotazioni e soprattutto panico, sono state 16.000. Questo vuol dire che tra le 6.500 somministrate e quelle disponibili ne sono rimaste 9.500, e di certo non si possono conservare per la prossima influenza. Delle 16.000 dosi i barlettani ne hanno usato il 7,5%.

Tenuto conto che la categoria che si è cautelata maggiormente, con 4.500 dosi somministrate, è quella dei portatori di rischio tra i sei mesi di vita e i 65 anni, vi sono categorie, come quella dei vigili del fuoco, che nella Asl bat sono solo a Barletta, non si sono vaccinati, nonostante rientrassero tra coloro ai quali era consigliato.

Ammesso pure che dal 17 gennaio ad oggi qualcun altro possa essersi vaccinato, l'interesse al rimedio anti influenza è scemato in maniera direttamente proporzionale alla diminuzione del "bombardamento" mediatico sull'argomento. Insomma, calato il sipario sul tormentone influenza, tra malesseri reali e panico e fobie, d'amblais sono diminuiti i casi di H1N1 e l'interesse a vaccinarsi che, forse, non è mai stato elevato.

Che ne sarà ora delle dosi avanzate, più della metà di quelle di cui la Asl è stata fornita, visto che l'influenza sta dando il suo ultimo colpo di coda e poi si riaffaccerà tra sette – otto mesi? E allora avrà anche un nuovo virus, di un altro ceppo più o meno vicino all'aviaria e, soprattutto, i soliti "ministri" del culto della paura e dell'allarme.