«Incuria vandalica» sul lungomare Mennea, la denuncia di Noi con Salvini

Due anni di incuria per lo spazio verde abbandonato a sè stesso

giovedì 4 febbraio 2016
«Ciò che nacque come area verde, ciò che sarebbe dovuto essere il polmone cittadino, in realtà oggi di verde ha ben poco se non qualche ciuffo di erba sporadico ancora rimasto o qualche cartaccia buttata per terra del medesimo colore» dichiarano Paolo Dargenio, Ruggiero Grimaldi e Francesco Faggella, rappresentanti a livello locale del partito politico Noi con Salvini, che denunciano il pessimo stato dello spazio verde sulla litoranea Mennea. «In verità tutte le premesse del progetto auguravano il meglio, i fondi stanziati pubblicamente sarebbero stati impiegati per qualcosa di sensato che potesse recare vantaggio ai cittadini ma purtroppo attualmente ancora una volta siamo davanti all'ennesimo spreco di denaro pubblico. I fondi stanziati furono circa 1.000.000 € comprendendo anche i vari finanziamenti da parte dei privati con i fondi PIRP (Programma Integrato di Riqualificazione delle Periferie), per poter realizzare uno spazio alternativo, che permettesse di dare agio anche a coloro i quali vivono sulle panchine del lungomare le "riunioni familiari" in particolare nelle serate estive.

Putroppo quello spazio che avrebbe dovuto arrecare agio a chiunque avesse voluto trascorrere le sue serate lungo la litoranea "Pietro Mennea", ad oggi non ha soddisfatto le aspettative a causa della mala gestione dell' area e della non curanza da parte della amministrazione comunale; un'amministrazione che si è preoccupata solo di impiegare i soldi al fine di realizzare l'opera illudendo i cittadini che sarebbe stata davvero importante per la città, ma che si è ostinata a non capire che senza un'adeguata manutenzione con il tempo tutto si sarebbe degradato rendendosi inutilizzabile. Infatti chiunque può notare recandosi sul posto come la natura selvaggia e l'incuria vandalica di alcuni cittadini non rispettosi, stia predendo il sopravvento sull'intera area. Dalle varie cartacce che si notano per terra fino ad arrivare ai giochi per bambini quasi distrutti, per non parlare poi dei vari tavoli sdradicati dal terreno dove erano stati fissati e delle varie fontane ormai non funzionanti e parzialmente distrutte.

Insomma ci troviamo difronte un'intera opera pubblica a neanche 2 anni di distanza dall' inaugurazione che già andrebbe completamente ristrutturata per far sì che ridiventi funzionale a tutti gli effetti, con conseguente impiego di una somma ingente di denaro che ciò comporta. Tutto questo però si sarebbe potuto evitare - concludono Dargenio, Grimaldi e Faggella - se solo l'amministrazione cittadina fosse più attenta alle varie opere pubbliche presenti in città e si accollase il dovere, così come dovrebbe essere, di far sì che siano adeguatamente salvaguardate e che restassero funzionali per i cittadini nel tempo, con le dovute manutenzioni».