Il ritorno dell’artista barlettano Nunzio Quarto con un dono alla città

Lo scultore ottantacinquenne rientra nella sua terra con nuove opere donate all’I.I.S.S. “Leontine e Giuseppe De Nittis”

venerdì 12 dicembre 2025
«Ritorna la rondine al tetto», osserva il professor Spiridione Di Paola, «e così Nunzio Quarto, artista singolare nel panorama contemporaneo, quasi ottantacinquenne ma ancora operativo con l'energia di un giovane, torna a Barletta omaggiando la sua città natale con nuove donazioni scultoree».

Nato nel 1941, Quarto vive e lavora da decenni a Milano, alternando periodi di attività a Carrara, capitale della scultura italiana. Fin dagli esordi alimenta l'arte con una passione naturale e mai interrotta, scegliendo un percorso volutamente indipendente dal sistema ufficiale: sperimenta senza sosta, affronta anche la fusione dei metalli, approfondisce i segreti artigianali di quello che definisce il "mestiere dello scultore".

La sua ricerca è testimoniata da un corpus vasto e instancabile: angeli custodi intimoriti, Pierrot, dialoghi immaginari con gli alberi, figure femminili dai pugni chiusi, battiti d'ali, germogli, rondini, abbracci, stati d'animo, metamorfosi meccaniche, autoritratti, ritratti e bassorilievi. Opere che talvolta risuonano di echi illustri – da Boccioni a Brancusi e Arp – e che raccontano un rapporto profondo con le forze primordiali della natura, alle quali Quarto cerca di dare una spiritualità astratta.

A questa ricerca si affianca una vera e propria lezione di umanesimo, evidenziata dal legame costante con la sua terra. Dopo aver donato all'I.I.S.S. "Leontine e Giuseppe De Nittis" medaglie in bronzo dorato raffiguranti i coniugi De Nittis, consegnate al dirigente scolastico Antonio Francesco Diviccaro, l'artista offre ora due nuove effigi in bronzo patinato (diametro 25 cm, spessore 2 cm) dedicate alla prof.ssa Anna Aurelia Minervini, già preside dell'Istituto, e al prof. Francesco Cardinale, decano e vicepreside. Due figure stimate per impegno, umanità e disponibilità nel mettere il proprio talento al servizio della comunità.

«Umanità e umiltà a disposizione del bene comune: questo è il messaggio più forte che ci lascia Nunzio Quarto», aggiunge Di Paola. «Ben tornato, Nunzio. E grazie per la tua lezione di eleganza interiore, preziosa per tutti, soprattutto per i più giovani: ricordarci chi siamo, da dove veniamo e quanto sia importante condividere i doni che la vita ci affida. Questo è ciò che ci insegna Nunzio Quarto».