Il Direttore dell'Archivio di Stato Grimaldi incontra il Cardinale Monterisi

Ad accoglierlo c’erano il dott. Cosimo Damiano Cannito, il Senatore di Forza Italia Dario Damiani, l’Avv.Pier Paolo Grimaldi ed il Comm. Vito Dibitonto

giovedì 21 luglio 2022 17.14
Il Cav. Michele Grimaldi, Direttore dell'Archivio di Stato di Bari e delle Sezioni di Barletta e Trani e l'Associazione U.N.C.I. Unione Nazionale Cavalieri d'Italia Sezione provinciale Barletta Andria Trani il 18 luglio scorso hanno ricevuto presso la nuova sede della Sezione di Archivio di Barletta, Sua Eminenza il Cardinale Don Francesco Monterisi Arciprete emerito della Basilica San Paolo fuori le Mura.

Ad accogliere l'Alto Prelato, oltre al Direttore Grimaldi, c'erano il dott. Cosimo Damiano Cannito Sindaco di Barletta, il Senatore di Forza Italia Dario Damiani, l'Avv. Pier Paolo Grimaldi Assessore all'Urbanistica del Comune di Barletta ed il Comm. Vito Dibitonto Vice Presidente dell'U.N.C.I. BAT.
Il Direttore Archivio di Stato Grimaldi incontra il Cardinale Monterisi
Il Direttore Archivio di Stato Grimaldi incontra il Cardinale Monterisi
Il Direttore Archivio di Stato Grimaldi incontra il Cardinale Monterisi
Il Direttore Archivio di Stato Grimaldi incontra il Cardinale Monterisi
In occasione di questa visita il Direttore dell'Archivio di Stato ha illustrato a Sua Eminenza il lungo e travagliato cammino che ha portato all'imminente trasferimento nella nuova sede e cioè l'ex Convento dei Celestini, conosciuto anche come ex Caserma Stennio, sita in via Manfredi 22. Ed a proposito dell'iter burocratico, il Sindaco Cannito, dopo aver porto i saluti della Città al Porporato, ha tenuto a rimarcare l'ottimo lavoro compiuto dalla sua precedente amministrazione, per far si che lo stabile entrasse in pieno possesso del Ministero della Cultura, scongiurando così che il sogno della nuova sede dell'Archivio svanisse. Il Sindaco ha poi ha lodato quelle vere e proprie "operazioni di divulgazione" compiute dall'Archivio di Stato di Barletta che hanno coperto un arco di tempo di 20 anni dal 1983 sino ad oggi, tutte tese alla divulgazione e valorizzazione, spesso con la collaborazione del Comune di Barletta e degli Istituti scolatici, per attività didattica, visite guidate e mostre.

Il Senatore Dario Damiani porgendo i suoi saluti a S.E. Monterisi ha rimarcato le attività istituzionali dell'Istituto culturale utili a far si che in 50 anni di storia, la Sezione di Archivio di Stato di Barletta crescesse in maniera esponenziale e da semplice e sconosciuto ufficio statale, arrivasse ad essere un punto di riferimento dell'intero panorama culturale del Nord Barese, Sud Foggiano e parte confinante della Basilicata.

Grimaldi ha voluto poi spiegare come l'ex edificio religioso, dove avrà la sua prestigiosa sede l'Archivio di Stato di Barletta, presenta tutti i requisiti necessari ed utili per rendere un istituto culturale consono alle sue principali e imprescindibili peculiarità e cioè agevolare la consultazione dei tanti ed interessanti fondi che costituiscono un vero e proprio tesoro per i ricercatori, gli amanti della storia, i "curiosi" e gli intenditori della architettura storica della quale l'ex convento è un vero e proprio gioiello. Basti pensare all'ex sala refettorio che sarà adibita a contenitore per conferenze, mostre e incontri culturali, considerata dagli esperti una "chicca" dal punto di vista architettonico e logistico visto che nella stessa possono essere ospitate 200 persone.

Lo stabile ubicato fra via Manfredi e via Mura del Carmine, è parte superstite di un più ampio complesso monumentale la cui antica denominazione era "Sancti Lazari de' Leprosis". Le prime notizie riguardanti la Chiesa, con l'annesso Monastero ed Ospedale, risalgono al 1185 o se preferite al medio Medioevo o secoli centrali del Medioevo (XI-XII sec): infatti in una pergamena di quell'anno, relativa ad un atto di permuta, viene citata la chiesa di "Sancti Lazari de Leprosis".

Il Cardinale Monterisi apprezzando in maniera particolare la "storia" dell'immobile, del quale aveva personale conoscenza in quanto in quello stesso rione era nato e vissuto nei primi anni della sua vita, ha rimarcato come "L'archivio costituisce la memoria storica di una comunità e rappresenta l'unico mezzo per documentare i fatti del passato la cui conoscenza è indispensabile per studiare i presupposti onde avviare una azione futura. Realizzare l'obiettivo di metterlo a disposizione per la ricerca storica, cioè garantirne la conservazione, la divulgazione e la valorizzazione, rappresenta un indubbio salto di qualità".

Al termine dell'incontro, il Direttore dell'Archivio e il Vice Presidente Commendatore Vito Dibitonto della Sezione UNCI BAT hanno consegnato al Cardinale Monterisi una copia autentica dell'atto rogato dal notaio Leonardo Cellammare datato 29 luglio 1656, più conosciuto come il "Voto" effettuato dalla "Fedelissima Città di Barletta in occasione del contagio". in seguito alla fondamentale intercessione ricevuta da Nostro Signore per l'inspiegabile e repentina cessazione della peste.