Il crollo di via Roma è un “affare sociale” per Barletta?

La famiglia Antonucci chiede aiuto, che farà ora il comune?

venerdì 14 febbraio 2014 5.07
A cura di Enrico Gorgoglione
Il 13 febbraio non è solo un giorno di celebrazioni. Ci sono anche nostri concittadini che hanno poco da celebrare, anzi vorrebbero tanto dimenticare, pur non riuscendoci, quanto è accaduto tre anni fa. Per un fatale errore umano, il 3 ottobre 2011 un palazzo di via Roma è crollato, lasciando un vuoto incolmabile nei cuori dei barlettani. Una coltre di silenzio è calata ormai sull'episodio, parlare di giustizia in questo caso (così come in tanti altri) vuol dire scontrarsi con i tempi salomonici della burocrazia italiana. Nel frattempo, la vita va avanti, tra mille difficoltà. Va avanti anche la vita della famiglia Antonucci, che ha perso tre appartamenti in quel crollo. Nell'immediato, subito dopo il crollo, il Comune di Barletta si era affrettato ad aiutare le vittime: ogni famiglia proprietaria di immobili ha ricevuto dall'amministrazione Maffei una somma pari a ventimila euro, quale cifra forfettaria per poter trovare una sistemazione adeguata.

Tra pochi mesi scadranno i tre anni previsti dal conguaglio per questa orribile pagina della storia barlettana, ma il nucleo familiare del signor Gennaro Antonucci non ha ancora trovato una sistemazione adeguata, e si ritrova, ancora una volta, a lanciare il proprio grido d'aiuto verso l'amministrazione comunale. A tal scopo si è riunita ieri, a partire dalle ore 15:30, la VI Commissione Permanente "Affari socio-sanitari – sport e tempo libero". All'incontro, per il quale erano stati convocati l'assessore agli Affari Sociali Anna Rizzi Francabandiera e il signor Antonucci, hanno partecipato tutti i membri della Commissione (il presidente Lanotte, il vice-presidente Losappio e i consiglieri Damato e Dascoli) ad eccezione del consigliere Lasala. La commissione, i cui lavori sono cominciati con un abbondante ritardo, ha esaminato attentamente la richiesta di Tobia e Gennaro Antonucci, ma dovendo al contempo affrontare anche la situazione critica delle casse del comune. La situazione è chiaramente deducibile dalle parole dell'assessore Rizzi Francabandiera: «Avevo già portato a conoscenza il problema della famiglia Antonucci alla Giunta e al Sindaco. Avremmo fatto una cosa straordinaria per un tot di tempo, ma in realtà dovremmo sostenere a lungo queste famiglie, e di questo tutti dobbiamo assumerci delle responsabilità. In Giunta stavamo già pensando a come tamponare questa emergenza». Una soluzione per questo drammatico stato di emergenza sociale arriva dal presidente di Commissione, Marcello Lanotte: «Potremmo aprire un capitolo speciale nel bilancio, sempre che ci sia la volontà politica di aiutare queste famiglie, ma di questo interesseremo direttamente il Sindaco Cascella per cercare di risolvere il problema al meglio».

Nei prossimi giorni l'Assessore Rizzi e il Presidente di Commissione Lanotte metteranno al corrente Cascella della drammatica situazione delle famiglie Antonucci, la cui speranza è che non volino altri mesi nella continua rincorsa alla burocrazia. L'amministrazione dovrà fare i conti tra quanto è dovuto moralmente a coloro che hanno perso tutto nel crollo e quanto il bilancio può permettere, mentre nel frattempo ci si domanda se la tragedia di via Roma continua ad essere un "affare sociale" per il Comune di Barletta.