Il buio della Caritas in via Manfredi

Instancabile l’interessamento dell’ex presidente Sette Frati, Ruggiero Rizzi. Intervista al Direttore Diocesano Provinciale

martedì 5 marzo 2013 11.58
A cura di Michele Sarcinelli
La carità non arriva puntuale al centro Caritas di Barletta in via Manfredi. La struttura assistenziale vive l'inferno illuminato da poche candele peraltro pericolose. In " visita" alle sede, abbiamo appurato quanto rischiosa sia la forzosa illuminazione a dispetto di ogni impossibile cautela. L'Enel ha interrotto l'ultimo barlume di luce e sopravvivenza di 13 persone Due distinti nuclei familiari abitano in promiscuità e in condizioni estreme al limite di ogni possibile sopportazione. La Caritas Diocesana Provinciale in buona sostanza, non ha fondi necessari per dare sussistenza alla struttura, ancor meglio descrivibile come uno stretto angusto budello sovraccarico di masserizie sicuramente rivenienti da stanche e insufficienti donazioni private. La situazione è sicuramente d'incanto, non riusciamo a porre domande ai precari della vita che ci circondano, chiedendoci aiuto solo con la diffusione dell'individuale dramma. Ogni domanda che indaghi appare superflua e inutile.

Non c'è nulla da approfondire se non riconoscere ed identificare l'abitudine al più spietato disagio. Nel corso della nostra intrusione, perché tale appare anche rovinosa nell'intimo della situazione, c'è uno psichiatra che assiste la pericolosa situazione di un giovane " smarrito", figlio di un abitante di quell'inferno, comunque minima ed indispensabile allocazione di sussistenza. I rimedi non ci sono, al di fuori di quel bagno alla turca e di letti a castello e di materassi e cuscini logori somigliantissimi alla definitiva dimenticanza di ogni istituzione alle quali appelli e residue lacrime non hanno sortito alcun effetto, neppure caritatevole.

Per acclarare responsabilità, problematiche e possibili speranze abbiamo ascoltato telefonicamente il Direttore Diocesano Provinciale Don Raffaele Sarno.


Non ci sono soldi per pagare le bollette della Caritas?
Non ci sono fondi per la Caritas di Barletta purtroppo perché si sono esauriti.

Barletta è l'unica struttura di questo tipo da Lei controllata come responsabile regionale come indicato dall'arcivescovo Pichierri?
Barletta è una struttura critica e richiede più fondi: Gli altri centri non hanno di questi problemi, e riescono ad autogestirsi tramite fondi che vengono distribuiti periodicamente. Comunque non ci sono fondi nella Curia.

La situazione provinciale è identica a quella di Barletta?
La Caritas diocesana ha sotto di sé le sezioni locali. Sotto la nostra diocesi sono in cinque. Barletta ha la struttura più grossa tra queste 5, le altre sono più piccole. Hanno costi di gestione più bassi e dunque hanno più possibilità. Questo è invece un problema di Barletta. Le altre sezioni si poggiano anche su altre strutture.

Come vengono utilizzati i fondi?
Arrivano questi fondi che poi vengono amministrati. Nella ripartizione dei soldi, Barletta comunque riceve più soldi delle altre.

La struttura di Barletta è stata "protetta" dalla Caritas?
Finora questa struttura è stata protetta, finchè ci sono i fondi. Ma se non ci sono dove dovremmo andarli a prendere? Adesso purtroppo non ci sono soldi.

Pensate di chiuderla?
Assolutamente no, anzi a breve sarà tutto risolto. Ne sono sicuro al cento per cento.

E' una notizia positiva
Infatti, a breve ci saranno di nuovo questi fondi e dunque vi sarà una nuova ripartizione.

Annualmente quanto assorbe la sede di Barletta?
Per trasparenza non ho problemi a comunicare questa cifra a carico della Diocesi. A Barletta all'anno diamo 10.000 euro, ovviamente quando c'erano i fondi, che attendiamo adesso arrivino da un momento all'altro.

Ma da dove arrivano questi fondi?
Sono i famosi fondi derivanti dall'8 per mille. A Barletta ne ripartiamo 10.000 perché è più grande, alle altre destiniamo un po' meno. Purtroppo l'anno scorso c'è stato qualche problema e i fondi non sono arrivati, oppure sono arrivati ma in quantità che non ha permesso la ripartizione.

Per le bollette dell'Enel, quando pensate di poter assolvere agli arretrati?
Non entro nel merito della spesa singola, Io elargisco una somma che viene gestita dal responsabile che per Barletta è don Franco Mascolo. Questi responsabili regionale hanno la più ampia discrezione, ma a fine anno presentano un resoconto di queste spese.



La sede della Caritas di Barletta © Mario Sculco
La sede della Caritas di Barletta © Mario Sculco
La sede della Caritas di Barletta © Mario Sculco
La sede della Caritas di Barletta © Mario Sculco
La sede della Caritas di Barletta © Mario Sculco
La sede della Caritas di Barletta © Mario Sculco
La sede della Caritas di Barletta © Mario Sculco
La sede della Caritas di Barletta © Mario Sculco
La sede della Caritas di Barletta © Mario Sculco
La sede della Caritas di Barletta © Mario Sculco
La sede della Caritas di Barletta © Mario Sculco
La sede della Caritas di Barletta © Mario Sculco
La sede della Caritas di Barletta © Mario Sculco
La sede della Caritas di Barletta © Mario Sculco
La sede della Caritas di Barletta © Mario Sculco
La sede della Caritas di Barletta © Mario Sculco
La sede della Caritas di Barletta © Mario Sculco
La sede della Caritas di Barletta © Mario Sculco
La sede della Caritas di Barletta © Mario Sculco
La sede della Caritas di Barletta © Mario Sculco