Grimaldi dimissionario, ma slitta il voto in Commissione: Presidente cercasi
Pier Paolo Grimaldi motiverà le sue dimissioni solo dopo la nomina di un nuovo presidente
martedì 27 ottobre 2020
13.00
Fumata nera per mancanza del numero legale in commissione Affari Finanziari. Così ieri non si è proceduto al voto per la nomina di un nuovo presidente che sostituisca il dimissionario Pier Paolo Grimaldi. Necessario, allora, rinviare la discussione al 30 ottobre.
La nomina del presidente è un atto politico e per tale motivo è necessario discuterne con la maggioranza e con le proprie liste di appartenenza. La pensano allo stesso modo i consiglieri comunali Antonello Damato e Giuseppe Dipaola che perciò si sono sottratti alla votazione, determinando, unitamente all'assenza della consigliera Rosanna Maffione (PD), la mancanza del numero legale.
L'invito rivolto dal consigliere Damato ad illustrare le motivazioni delle dimissioni dal ruolo di presidente del consigliere Grimaldi, non è servito a fare chiarezza. Erano pronti ad ascoltarne le ragioni il neo assessore Oronzo Cilli e il consigliere Salvatore Lionetti, entrambi presenti in Commissione in qualità di uditori.
Pier Paolo Grimaldi però fornirà le dovute spiegazioni solo dopo la nomina di un nuovo presidente. Lo ha detto durante la riunione di commissione. Ma è presumibile che il suo sia stato un segnale di dissenso politico a nome dei consiglieri comunali Michele Maffione e Pier Paolo Grimaldi (Scelta Popolare), Salvatore Lionetti (Lealtà e Progresso) e Giuseppe Losappio (Forza Barletta).
Da un lato Oronzo Cilli in quota Stella Mele (la consigliera di Fratelli d'Italia espulsa dalla lista "Forza Barletta") e dall'altro Nicola Gambarrota in quota Antonello Damato e Ruggiero Marzocca (per la federazione di liste "Alleanza per la rinascita"). La nomina dei nuovi assessori ha lasciato prive di rappresentanza in Giunta le liste di maggioranza che fanno riferimento a Forza Italia e che avevano richiesto al sindaco Cosimo Cannito di essere presenti tra i banchi dell'esecutivo cittadino al pari delle altre liste che compongono la coalizione di governo.
La nomina del presidente è un atto politico e per tale motivo è necessario discuterne con la maggioranza e con le proprie liste di appartenenza. La pensano allo stesso modo i consiglieri comunali Antonello Damato e Giuseppe Dipaola che perciò si sono sottratti alla votazione, determinando, unitamente all'assenza della consigliera Rosanna Maffione (PD), la mancanza del numero legale.
L'invito rivolto dal consigliere Damato ad illustrare le motivazioni delle dimissioni dal ruolo di presidente del consigliere Grimaldi, non è servito a fare chiarezza. Erano pronti ad ascoltarne le ragioni il neo assessore Oronzo Cilli e il consigliere Salvatore Lionetti, entrambi presenti in Commissione in qualità di uditori.
Pier Paolo Grimaldi però fornirà le dovute spiegazioni solo dopo la nomina di un nuovo presidente. Lo ha detto durante la riunione di commissione. Ma è presumibile che il suo sia stato un segnale di dissenso politico a nome dei consiglieri comunali Michele Maffione e Pier Paolo Grimaldi (Scelta Popolare), Salvatore Lionetti (Lealtà e Progresso) e Giuseppe Losappio (Forza Barletta).
Da un lato Oronzo Cilli in quota Stella Mele (la consigliera di Fratelli d'Italia espulsa dalla lista "Forza Barletta") e dall'altro Nicola Gambarrota in quota Antonello Damato e Ruggiero Marzocca (per la federazione di liste "Alleanza per la rinascita"). La nomina dei nuovi assessori ha lasciato prive di rappresentanza in Giunta le liste di maggioranza che fanno riferimento a Forza Italia e che avevano richiesto al sindaco Cosimo Cannito di essere presenti tra i banchi dell'esecutivo cittadino al pari delle altre liste che compongono la coalizione di governo.