"Gli swap assolvevano ad una funzione speculativa"

Da dicembre a processo a Trani diversi colletti bianchi

mercoledì 10 giugno 2015 13.15
Inizierà il 4 dicembre davanti al Tribunale di Trani il processo a diversi colletti bianchi della Banca Nazionale del Lavoro accusati di truffa pluriaggravata a termine dell'inchiesta sui contratti "Interest Rate Swap" (IRS) ritenuti piazzati in modo truffaldino a danno della denunciante Srl MA.LO. (società del nord barese che si occupa di restituzione) in occasione di un mutuo di 3 milioni di euro chiesto nel 2008.

Fra i 13 imputati figura il presidente del consiglio d'amministrazione della Bnl, istituto del Gruppo BNP Paribas Luigi Abete. Secondo il pubblico ministero Michele Ruggiero che ha coordinato le indagini della Guardia di Finanza anche gli swap della Bnl (costituiti da contratti o titoli il cui prezzo è basato sul valore di mercato di altri beni) sarebbero stati molto gravosi. Avrebbero avuto natura "speculativa, cioè di vere e proprie scommesse sui tassi, sempre sbilanciata in favore della Banca". Il danno per la società sarebbe ammontato a 591 milioni di euro, con relativo profitto per la Bnl. Sulla carta gli swaps avrebbero dovuto tutelare la società dalle pericolose fluttuazioni degli interessi passivi ed invece sarebbero stati vantaggiosi solo per l'istituto di credito che avrebbe avuto un forte interesse a che venissero sottoscritti quei prodotti finanziari. Nel corso delle indagini la società ha definito transattivamente il contenzioso e dunque non si costituirà parte civile.

Oltre ad Abete, sono imputati il vice presidente di Bnl Sergio Pietro Erede; l'amministratore delegato e direttore generale Fabio Gallia; il responsabile della divisone "Retail e Private" Stefano Calderano; il responsabile del mercato privato Roberto Fredella; il responsabile delle rete territoriale, da ottobre 2012 direttore generale Marco Tarantola; il responsabile del "mercato retail" Alessandro D'Agata; il responsabile della divisione "corporate ed investment banking" Nicola D'Anselmo; il manager responsabile della divisione commerciale nonché direttore rischi e membro del comitato di direzione della Bnl Massimo Bonciani. Gli imputati più "locali" son il direttore di aria territoriale di Puglia Nord e Molise Antonio Zagari; il quadro-direttivo responsabile della clientela business dell'area "retail & private" Puglia Nord e Molise-direzione territoriale Sud Bnl Vincenzo Pirro; il responsabile (nel 2008) del "custode desk" di Barletta Sud "gestore imprese Bnl" Pietro Augusto Esposito; e la direttrice della filiale di Corato, dove fu sottoscritta l'operazione oggetto dell'indagine, Isa Ernestina Sciscioli.

Per la Procura della Repubblica di Trani le figure apicali della Bnl ed il management della Bnl sarebberero state "consapevoli che i contratti swap non assolvevano alla funzione attesa" bensì ad una funzione speculativa. Una struttura nettamente sbilanciata a favore della banca che coscientemente e volontariamente predetrminava le condizioni per la negoziazione dei contratti derivati di natura truffaldina, poiché solo apparentemente idonei alle esigenze della cliente ma effettivamente speculativi, rischiosi/dannosi per il cliente e favorevoli per la Banca".