Giunta di Barletta "illegittima", manca una donna: Cannito diffidato

Movimento 5 Stelle: «Ci auguriamo che il sindaco decida di adempiere alla normativa»

lunedì 9 dicembre 2019 13.09
«Come ripetutamente segnalato l'attuale composizione della Giunta comunale voluta dal Sindaco Cannito è illegittima». Ad intervenire sono i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle, Maria Angela Carone, Giuseppe Basile e Antonio Coriolano.

«A conferma dell'illegittimità – spiegano – è intervenuta la Consigliera di Parità della regione Puglia, Avv. Anna Grazia Maraschio che, con una nota trasmessa al Sindaco in data odierna, lo diffida formalmente entro cinque giorni a procedere all'annullamento degli atti illegittimi con i quali ha riformulato la Giunta, imponendogli il ripristino delle garanzie della parità di genere previste dall'ordinamento».

«Avevo già segnalato – dichiara Maria Carone – la palese illegittimità della composizione della Giunta durante le sedute di Consiglio comunale del 30 ottobre e del 29 novembre. Cannito ci ha risposto che andava tutto bene e che tre donne su dieci componenti rispettavano la norma secondo cui nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40%. Ma siccome i conti li sappiamo fare, la risposta non ci convinceva».

«Già ai primi di novembre – prosegue la Carone – avevamo allertato la Consigliera di Parità della conclamata inosservanza dell'art. 1 comma 137 della legge 56/2014, fornendo tutti i dettagli di una situazione che è stata irrispettosa della normativa per ben 16 mesi! Abbiamo invitato più volte il Sindaco ad osservare la legge e ad allinearsi alle politiche di non discriminazione e promozione di pari opportunità, restando inascoltati. L'unica risposta, subito definita dal Sindaco uno scherzo, è stata la proposta beffarda – riferisce la capogruppo del M5S – di nominarmi assessore per risolvere il problema. Caro Cannito, noi con le Istituzioni non scherziamo!».

«Ci auguriamo – conclude – che almeno dopo questa diffida il Sindaco decida di adempiere alla normativa. Diversamente siamo pronti a sottoscrivere il ricorso al TAR».