Future Center, «realtà centrale per la crescita di Barletta e del territorio»

Intervista al nuovo presidente Francesco Divenuto

venerdì 24 novembre 2017 19.44
A cura di Ida Vinella
Un luogo elettivo per la crescita del territorio attraverso le varie realtà che ne fanno parte: il Future Center di Barletta è nato come incubatore per la creatività e dell'innovazione e oggi, a poco meno di due anni dalla sua inaugurazione, registra un cambio al vertice: martedì scorso, 21 novembre, Francesco Divenuto, attualmente presidente di Confcommercio Barletta, è stato nominato nuovo presidente dell'associazione che gestisce l'incubatore.

«Ci troviamo in una posizione strategica – ci racconta il neo presidente Francesco Divenuto – geograficamente e simbolicamente al centro della città: l'associazione raccoglie insieme il bagaglio di conoscenze e competenze di realtà ben consolidate sul territorio e la voglia di creare qualcosa di nuovo, una realtà aperta ai giovani, alle nuove imprese, ai professionisti».

Sono passati quasi due anni dell'inaugurazione di questa struttura: quel giorno Susanna Camusso lanciò l'invito a promuovere un lavoro innovativo basato su professionalità e formazione. Che esperienza è stata fino a oggi e cosa prospetta l'immediato futuro?
«Innanzitutto il mio nuovo incarico risale davvero a pochi giorni fa, perciò occorre ora costruire un quadro di priorità. Rispetto al lavoro svolto ringrazio molto Cosimo Santoro che mi ha preceduto in questo ruolo e che continuerà a collaborare alle prossime attività con la sua specifica professionalità. L'associazione Future Center è composta da realtà diverse ma strettamente connesse al tessuto cittadino: è rappresentato il commercio, l'industria, l'artigianato, la cooperazione, l'architettura, l'urbanistica, i sindacati ecc. Vogliamo essere operativi e concreti, e di fatto speriamo di affiancare il Comune di Barletta come vero e proprio "braccio operativo" nella realizzazione di progetti che vadano a beneficio della città e dell'intero territorio».

Quali sono i prossimi obiettivi in campo?
«Sicuramente abbiamo due obiettivi ben chiari da concretizzare nel più breve tempo possibile: la realizzazione di un centro studi e la costituzione di un comitato tecnico-scientifico in cui far rientrare le competenze tecniche di ogni ente presente nell'associazione. Poi il sogno che speriamo di riuscire a trasformare in realtà è la costituzione di un hub in cui possano trovare casa le nuove imprese e le start up della nostra città: uno spazio di co-working in cui far crescere i giovani professionisti barlettani e metterli a confronto con gli esperti di vari settori».

Lo scorso 3 novembre è stata ufficializzata la collaborazione con il Patto territoriale nord barese ofantino. In cosa consisterà questo affiancamento?
«Con il Patto territoriale è nata una nuova sinergia che sposa in pieno la mia visione per il prossimo futuro dell'incubatore: prima di tutto avrà qui luogo la nuova sede del Patto, in modo da dare un sostegno concreto all'ente e ai lavoratori, poi ci sarà una positiva fase di scambio reciproco nella costruzione di idee progettuali e nell'affiancamento a importanti bandi. Abbiamo già in cantiere la partecipazione al bando Smart In per la riqualificazione e il rilancio del patrimonio archeologico-industriale. Non dimentichiamo che siamo nell'area dell'ex distilleria e a breve condivideremo quotidianamente gli spazi con la nuova gestione del Gos e con la Cittadella della musica concetrazionaria di prossima costruzione. Quindi da cantiere vero e proprio tutto questo diventerà un cantiere di idee e progettualità per la città di Barletta».
Francesco Divenuto nuovo presidente del Future Center
Francesco Divenuto nuovo presidente del Future Center
Francesco Divenuto nuovo presidente del Future Center