Franco Pastore aggredito verbalmente all'esterno di un bar

E' successo martedì sera in piazza Federico di Svevia. Il consigliere regionale sarebbe stato anche spinto all'esterno del locale

giovedì 15 novembre 2012 00.00
A cura di Luca Guerra
«Arraffone, ladro, furfante», e altri insulti meno riferibili e riportabili sulle pagine di un quotidiano. Queste le accuse subite ieri sera nel centro di Barletta dal consigliere regionale ed ex consigliere comunale Franco Pastore (Psi). Una dura aggressione, partita per via verbale tra le mura di un bar in piazza Federico di Svevia, e tracimata in un accenno di attacco fisico, con il consigliere regionale che sarebbe stato spinto su un muro dal suo aggressore all'esterno del locale: un episodio che ha attirato le attenzioni di diversi presenti, che hanno allertato i militari della Guardia di Finanza di passaggio in zona.

I testimoni presenti sul luogo dell'accaduto hanno riferito che le ire dell'uomo siano scattate non appena il consigliere si è presentato all'interno del bar in compagnia di altre persone: prima Pastore è stato apostrofato con diversi termini offensivi, perlopiù in dialetto, ignorati dal consigliere; questi ha subito abbandonato il locale senza nemmeno usufruire della consumazione che aveva ordinato. Un gesto che ha evidentemente -ma al tempo stesso poco comprensibilmente- stizzito l'aggressore, che avrebbe alzato la voce e proseguito con gli improperi fino alla spinta realizzatasi all'esterno del bar. Un gesto certamente censurabile e da cui prendere distanze, che indica ai cronisti il termometro di una città ferita dalle sue forze politiche, e che sempre più spesso per cercare le risposte volute e dovute non ha altri mezzi che alzare la voce. Un episodio che deve farci riflettere.

A seguito dell'episodio é arrivato il messaggio di solidarietá del presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna:
"Voglio far giungere al collega i sentimenti di vicinanza dell'intero Consiglio regionale e l'ho già chiamato per esprimere solidarietà personale all'amico Franco Pastore, all'amministratore socialista serio e impegnato. In questo momento di difficoltà del Paese, la crisi che tocca pesantemente i cittadini e mette in difficoltà fasce crescenti di popolazione si riflette in comportamenti che vanno condannati, ma che sono lo specchio di uno stato di tensione generalizzata. Attraverso la stampa, rivolgo un appello alle Istituzioni, alla società civile e alle forze politiche, in particolare, ad abbassare i toni di una contesa pur legittima, che tuttavia rischia di esasperare un clima già teso. I tempi richiedono un impegno straordinario e una straordinaria solidarietà per risollevare il Paese e restituire serenità ai pugliesi, agli italiani, a tutti".

Per commentare l'accaduto è intervenuto anche il Presidente della Provincia di Barletta - Andria - Trani, Francesco Ventola. «Esprimo a titolo personale, ed a nome dell'intera Amministrazione provinciale, piena solidarietà al Consigliere regionale Franco Pastore per il vile ed increscioso episodio di ieri - spiega Ventola -. Purtroppo, gesti così scellerati diventano sempre più frequenti e sono figli di un clima di antipolitica ormai irrespirabile che non fa bene a nessuno. Il momento che stiamo vivendo è indubbiamente delicatissimo, ma solo attraverso il confronto, e non lo scontro, si può davvero cercare di affrontare i problemi. Al Consigliere Pastore - ha poi concluso il Presidente Ventola - l'invito a continuare ad operare per il proprio territorio con la passione e la tenacia di sempre: sarebbe questa la migliore risposta a chi usa stupidamente la violenza per far sentire la propria voce».
(Twitter: @GuerraLuca88)
Giunge alla redazione di Barlettalife l'espressione di solidarietà del consigliere regionale Filippo Caracciolo:
«Voglio esprimere la mia piena solidarietà al collega e amico Franco Pastore aggredito verbalmente e fisicamente in un locale pubblico della mia città. Ma sono contestualmente scosso, preoccupato e allarmato perché ci troviamo di fronte ad un episodio preoccupante, il segnale di un stato di tensione che si scarica nei confronti delle istituzioni e dei suoi rappresentanti. Mi auguro che fatti come questo anche in un momento poco sereno come quello che stiamo attraversando non si ripetano, perché per esprimere scontento e disappunto esistono esercizi democratici diversi e più opportuni. Condivido l'appello fatto a tal proposito dal presidente del consiglio regionale Onofrio D'Introna ad abbassare i toni che rischiano di esasperare un clima già teso».