«Fra, ma cos'è Reels Pills?». Il nuovo format del barlettano Francesco Damato

«Non voglio che diventi un servizio di consulenza, mi immagino diventi una community»

sabato 23 aprile 2022 10.35
A cura di Gaia Paolillo
Francesco Paolo Damato ha 28 anni, laureato in Inghilterra in management e marketing e prima ancora in interpretazione e traduzione inglese e spagnola, per poi intraprendere la sua carriera lavorativa nel dipartimento marketing di note aziende multinazionali.

Soprattutto come ogni grande giovane è un sognatore e ha qualcosa da dire. Amante del digital marketing ha dato vita a Reels Pills, un interessante progetto nato ufficialmente il 4 aprile 2022, ma per molto tempo solo un tarlo fisso nella mente del giovane. Quando abbiamo chiesto a Francesco l'origine di tutto, ha detto: «Perché tutto quello che so devo condividerlo solo con le aziende presso cui lavoro?».
Francesco Damato
Francesco Damato
Francesco Damato
Quante volte ci è successo di non sapere qualcosa e di affidarci a Google, You Tube o il più delle volte a Salvatore Aranzulla per i problemi tecnologici e Benedetta Parodi per quelli culinari.
«Io voglio essere un aggregatore sociale di informazioni. Voglio essere il tramite tra persone che vogliono imparare ed esperti di vari settori. E poi ho sempre voluto fare uno show anche quando ero in Inghilterra» dice Francesco. Dobbiamo guardare in faccia la realtà, in un mondo che divide l'istruzione in pubblica e privata, perché non potersi formare anche su Instagram?

Come le grandi storie di successo «Reels Pills nasce da un fallimento – dice Francesco -. È stata una necessità interiore che ho voluto concretizzare perché io voglio condividere».

Tutto inizia un tranquillo weekend del 2022 quando l'esigenza impellente di dare vita a quella vaghissima idea nella testa, iniziava a farsi sentire. Era un'idea che chiedeva al suo creatore di uscire dalla mente e diventare fatto. Così Francesco invia un messaggio vocale a due colleghe di Milano e ne inizia a discutere con loro.
Francesco abbozza un format, una timeline, uno storyboard e ne parla con gli amici: «Sì Fra, che bello!».
«Mi gaso, mi carico e inizio a pensare alla realizzazione» dice il sognatore.

E poi?
«Il 3 aprile entro su Photoshop e creo il logo. Apro il canale IG, ci inserisco una bio. Sai c'è tanta gente che mette la faccia per molto meno, io vorrei farlo per essere utile anche solo ad una persona».

Poi, Francesco pensa alla lingua, i sottotitoli, ma preferisce la lingua italiana.
«Ad oggi ho 5 ospiti, ognuna parlerà di quello che sa fare meglio, del proprio mestiere. È stato difficile concentrare tutto in soli 60 secondi e poi anche fare i reel è un lavoro! Un plauso a tutti gli influencer, chapeau!».

Dopo la paura iniziale che il primo reel fosse un flop, arriva l'affetto di amici e sconosciuti che gli dicono: «Si Fra, cioè fighissimo ma reels pills cos'è?»
Francesco non schedula in rigide convenzioni, ancora oggi lo chiama un progetto in divenire.

Perché Instagram?

«La domanda è perché non IG. Volevo che fosse un format chiaro, veloce, conciso, immediato e anche trendy. Volevo che fosse virale, nel senso di arrivare a quante più persone possibili. Non posso immaginare che una persona che passa su IG almeno 1,5h al giorno, non spenda 90 sec alla settimana per vedere un contenuto con della sostanza». Proprio così: la decisione di allungare i reels a 90 secondi è ufficiale e perfettamente in linea con il tempo di domanda e risposta che aveva pensato Francesco.
«Non voglio che diventi un servizio di consulenza, non è il suo obiettivo, mi immagino diventi una community»

Di luoghi virtuali di intrattenimento, di informazione ne è pieno Instagram, quindi il punto qual è?
È stato creato da un ragazzo estremamente comune, che ha avuto un'idea e ha voluto realizzarla. Quando danno per spacciata un'intera generazione, Francesco e moltissimi altri sognatori, ci ricordano che ci sono ancora moltissime possibilità.
Lui è estremamente autoironico, curioso e socievole.

Un post condiviso da @reels.pills

Così viene naturale chiedersi: la rivoluzione non la fanno le persone comuni che non si sono mai arrese?

E il futuro?

«Mi piacerebbe in futuro anche poter parlare direttamente con i brand, raccontare tutte le novità, le innovazioni e le strategie.
Non ho la presunzione di immaginare che Reels Pills possa diventare la mia prima attività, ma mi piace pensare che possa diventare il mio grande hobby».

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