Eurostar a Barletta, «bando a stupidi e beceri campanilismi»

Le parole dell'onorevole andriese Benedetto Fucci (PDL). Continuano le reazioni alla decisione di Trenitalia

sabato 18 giugno 2011
A cura di Luca Guerra
Si fanno sentire le prime reazioni alla contraddittoria decisione di Trenitalia, che dallo scorso 13 giugno ha interdetto la sosta a Barletta dell'Eurostar 9352 che consentiva ai viaggiatori di raggiungere Roma Termini con partenza dalla stazione di Barletta alle ore 09,57 nei giorni feriali e alle ore 9,34 nei giorni festivi.

Una scelta indubbiamente penalizzante non solo per i viaggiatori di Barletta ma anche quelli di Andria, Canosa di Puglia, Minervino Murge e Spinazzola, centri per i quali la stazione di Barletta rappresenta uno snodo ferroviario di indubbia importanza.

Abbiamo raggiunto telefonicamente l'onorevole andriese Benedetto Fucci (PDL) per stigmatizzare la situazione di disagio sorta per la città di Barletta a seguito di questa decisione e chiedere a gran voce alle istituzioni locali una pronta reazione. «E' necessario fare luce- ha esordito Fucci- sulle decisioni prese: se le Ferrovie hanno avallato tale provvedimento adesso devono fare un pò di chiarezza sulle soppressioni, la gente non può essere disinformata sulle motivazioni; perchè l'Eurostar della mattina ferma solo a Bisceglie e Trani?».

Fucci ha proseguito ponendo in evidenza la congiuntura negativa derivante da questa situazione per la città di Eraclio e il suo hinterland: « Non credo che ci siano tali motivazioni che possano far sì che l'Eurostar delle 10,29 non fermi più a Barletta. Perché Trani e Bisceglie non sono state toccate in questo senso e Barletta invece si? Perché la fermata di Barletta è stata soppressa?».

L'onorevole di Andria ha aggiunto che «se si vanno a controllare le modalità di arrivo alla stazione di Trani, vedrà che per raggiungere l'Eurostar delle 10.29 viene indicato un Interregionale che parte alle 09.34 da Barletta per raggiungere Trani, con la conseguente attesa che ne deriva. A me sembra un guazzabuglio». Una dura accusa, alla quale ha fatto seguito un accorato invito: «Questa provincia necessita di servizi per svolgere il proprio compito. Ciò non sarà possibile in presenza di queste problematiche e non potrà esserci mai coesione con questo andazzo. Le figure istituzionali- ha proseguito Fucci- devono impegnarsi per dare risposte serie alla popolazione. E' necessario prendere in considerazione la Sesta Provincia come polo ferroviario e conferirle il dovuto rispetto alla città di Barletta».

In chiusura Fucci ha auspicato maggiore coesione tra le istituzioni e un'evasione dagli interessi cittadini, per il conseguimento del bene della Sesta Provincia: «Ritengo che solo la richiesta forte di tutto il territorio, in primis delle figure istituzionali, può dare risposte serie alla popolazione. Bando a stupidi e beceri campanilismi, bisogna far fronte comune e ottenere per il territorio risposte certe a queste lecitissime richieste, per i diritti della provincia».