Due cerimonie di intitolazione in città

Intitolate strade a Vittorio Grimaldi e Vittoria Titomanlio

martedì 13 dicembre 2022 13.09
«Abbiamo voluto dare il giusto riconoscimento a due personalità che hanno dato lustro alla nostra città. E' un atto doveroso tributare il giusto merito a Vittorio Grimaldi per l'impegno profuso giornalisticamente e politicamente e finalizzato al raggiungimento del bene comune. Altrettanto dobbiamo dire per Vittoria Titomanlio, purtroppo oggi sconosciuta ai più, a cui dobbiamo il giusto riconoscimento pubblico in quanto tanto ha dato per difendere gli ideali della libertà contribuendo a creare la nostra amata Costituzione».

Con queste parole il Sindaco Cosimo Cannito ha ricordato le figure di due concittadini a cui questa mattina sono state dedicate due aree urbane. Si tratta di Vittorio Grimaldi, politico e giornalista barlettano, e Vittoria Titomanlio, insegnante e impegnata in politica.

In particolare a Vittorio Grimaldi è stato intitolato il Piazzale retrostante Palazzo di Città che da oggi è denominato, appunto,
"Largo Vittorio Grimaldi" mentre a Vittoria Titomanlio, componente dell'assemblea costituente nel 1946, è stata dedicata la strada che unisce Via Carlo Ettore Borgia a Via Vito Antonio Lattanzio.

Breve biografia di Vittoria Titomanlio,
Nacque a Barletta il 22 aprile 1899. Si dedicò all'insegnamento, all'associazionismo e all'attività politica. Fece parte della Gioventù femminile dell'Azione cattolica. Dopo la caduta del fascismo fu consigliera nazionale dell'Associazione italiana maestri cattolici e segretaria provinciale delle Acli (Associazione Cattolica Lavoratori Italiani), quindi delegata nazionale del Movimento femminile per l'artigianato italiano e membro del Comitato consultivo ministeriale per l'artigianato e le piccole industrie. Fece parte del Consiglio nazionale del Movimento Femminile della Democrazia Cristiana e, nel 1947, del suo Comitato centrale. La sua elezione, il 2 giugno 1946, all'Assemblea Costituente fu il prologo dell'attività parlamentare per quattro legislature, dal 1948 al 1968. Molto intenso fu l'impegno di Titomanlio anche nella società civile, dove ricoprì l'incarico di presidente in varie istituzioni: l'Istituto nazionale istruzione addestramento settore artigianato, l'Ente di zona Casse rurali e artigiane, la Commissione provinciale e regionale per gli albi artigiani presso la Camera di Commercio di Napoli, il Collegio dei sindaci della sezione campana del Sindacato nazionale musicisti. Fu dirigente di vari Enti, tra cui l'Acai (Associazione Cristiana Artigiani Italiani), e l'Iniasa (Istituto Nazionale per l'Istruzione e l'Addestramento nel Settore Artigiano). Morì il 28 dicembre 1988 a Napoli.

Breve biografia di Vittorio Grimaldi
Grimaldi Vittorio Pio Maria nasce a Barletta il 30 settembre 1926
Nel 1953, per la prima volta, si presenta nella lista della Democrazia Cristiana alle elezioni amministrative comunali e subito viene eletto.
Assume importanti incarichi nell'ambito delle varie amministrazioni comunali che si susseguono dal 1960 al 1970 ricevendo, di volta in volta, la titolarità delle deleghe di Vice-Sindaco, assessore all'Igiene e Sanità, allo Sport-Turismo e Spettacolo, agli Affari Generali, all'Economia, l'Industrializzazione, l'Agricoltura, il Commercio, i Problemi della Gioventù e il Demanio.
Proprio durante l'espletamento del suo incarico di Assessore allo Sport-Turismo e Spettacolo accolse con vivo entusiasmo e supportò l'iniziativa di don Peppuccio Damato e del cavaliere Damiano Daddato di dare vita alla rievocazione del fatto d'arme più amato e famoso nel mondo cioè la Disfida di Barletta. Nel 1965 si tenne il primo corteo rievocativo e poi dal 1967, anno della sua elezione a
Presidente della Pro Loco di Barletta, al 1969, la famosa riproposizione del certame. Nel corso del decennio '60-'70, rivestì altri importanti incarichi quale vice-presidente e Consigliere anziano dell'Ente Comunale di Assistenza (E.C.A.) e Componente del Consiglio di Amministrazione dell'Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di Barletta.
Iscritto all'albo dei Giornalisti Pubblicisti dalla fine degli anni '50, scrisse i suoi "pezzi" come corrispondente ed inviato per testate giornalistiche quali la Gazzetta del Mezzogiorno, il Messaggero, il Tempo, la Nazione, la Sicilia, Tuttosport, il Resto del Carlino e Stadio. Nel 1966 fondò, finanziò e diresse il periodico di informazione "L'Ofanto. E' stato, inoltre, Direttore Responsabile dei periodici "Il Buon Senso", "Il Fieramosca", "Orizzonte di Troia e del Sub-Appennino Dauno", "OK Barletta" e "Buona Domenica" questi ultimi dedicati allo sport. Nel 1978, fra i primi in Italia, assunse l'incarico di direttore responsabile della testata giornalistica dell'emittente televisiva Telebarletta, pioniera delle televisioni che a quei tempi erano chiamate "libere" e successivamente di Tele A 42, Barletta Radio 1 e Radio Gamma.
Intitolazione strada Vittoria Titomanlio