Debiti fuori bilancio rinviati, Cascella: «Mi dimetto se non verranno approvati»

Ok del Consiglio all'acquisizione della quota privata di Bar.S.A.

mercoledì 11 giugno 2014 12.30
A cura di Edoardo Centonze
O esaminate e votate i debiti fuori bilancio, o mi dimetto. Sarebbero state queste le parole che il sindaco Cascella ha rivolto al consigliere Dicataldo, presidente della commissione Bilancio, al termine del Consiglio comunale di ieri. Una scena che esprime platealmente la situazione di alta tensione politica in atto tra Cascella e le forze politiche della maggioranza. La commissione Affari finanziari dovrà quindi in questa settimana trattare tutti quei punti all'ordine del giorno, che ieri il Consiglio comunale, come era pronosticabile, ha deciso di rinviare alla prossima seduta consiliare che si terrà lunedì 16 giugno: si tratta di quattro riconoscimenti di debiti fuori bilancio, e della transazione con il Barletta Calcio, provvedimenti che non hanno avuto alcun passaggio in commissione Bilancio.

La minaccia delle dimissioni da parte di Cascella era già arrivata durante la seduta consiliare, a seguito della decisione di rinviare i debiti fuori bilancio, dopo che la Buona Politica aveva annunciato che non li avrebbe votati, visto il mancato passaggio dalla commissione Bilancio, i consiglieri della lista civica non erano presenti in aula, e il PD aveva evidenziato l'esistenza del problema politico manifestatosi a riguardo. Nuova cenere che si è accumulata sotto il tappetto di una maggioranza continuamente in fibrillazione (dopo una prima parte di Consiglio che non era stata certamente tranquilla), prima di passare a trattare il tema Bar.S.A.

Il Consiglio infatti è proseguito, giungendo all'approvazione dell'atto di indirizzo che porterà il Comune di Barletta ad acquisire la quota di minoranza di Bar.S.A. (quel 28% al momento detenuto da Manutencoop). «Giunge a compimento con questo provvedimento - ha detto Cascella - il lungo percorso di trasformazione della BAR.S.A. S.p.A. in società interamente pubblica». Al Consiglio si è chiesto «di esprimersi sin da ora sulla destinazione di parte dell'avanzo alla acquisizione della quota di minoranza, dando mandato al Sindaco di portare avanti la trattativa con il socio di minoranza su basi certe e con metodo trasparente». Tempi (si sperano certi e non estenuanti) della trattativa e cifra economica definitiva dell'acquisizione saranno certamente gli elementi cruciali che determineranno la qualità dell'esito di una vicenda annosa che è quanto mai fondamentale portare a conclusione.

Il prossimo banco di prova sarà come detto il Consiglio comunale del 16 giugno, quando arriverà in aula il bilancio consuntivo 2013, al quale si aggiungeranno i debiti fuori bilancio rinviati ieri. Il tira e molla continuo tra partiti della maggioranza e sindaco si trasformerà in una definitiva lacerazione? E' un ipotesi assai improbabile, che non converrebbe assolutamente a nessuno, nonostante Cascella abbia sventolato le possibili dimissioni in caso di non approvazione di quei provvedimenti. L'ipotesi più probabile è purtroppo la prosecuzione della realtà da mesi sotto gli occhi di tutti: il tira e molla, per motivazioni politiche vere o presunte, lacerante certamente per la città e i cittadini.