De Nittis tra i protagonisti della mostra in scena a Viareggio

La Fondazione Matteucci per l’Arte Moderna di Viareggio ospiterà alcune opere private del pittore barlettano

lunedì 21 novembre 2016
A cura di Rossella Vitrani
È la Fondazione Matteucci per l'Arte Moderna di Viareggio, lo scenario per la mostra dedicata alla singolar tenzone" tra i più grandi esperti d'arte della Milano di via Manzoni a seguito del secondo conflitto mondiale.

La mostra, dal titolo "Il tempo di Signorini e De Nittis – citazione e omaggio a Diego Martelli, animato dal desiderio di dar vita ad una raccolta d'arte italiana dal respiro però internazionale - regalerà al pubblico di visitatori la possibilità di ammirare alcune opere private mai concesse ad alcuna mostra o museo appartenute alle collezioni di Enrico Piceni e Mario Borgiotti.

Sono stati grandissimi intellettuali ed estimatori d'arte Borgiotti e Piceni: Enrico Piceni (1901- 1986) oltre ad occuparsi di Medusa e dei gialli per Arnoldo Mondadori, è stato appassionato degli Italiani di Parigi e dunque anche del pittore barlettano De Nittis, di cui cercò di acquistarne opere d'arte di qualità e valenza artistica sublime. Mario Borgiotti (1906- 1977) invece, dopo la formazione alle Giubbe Rosse di Firenze, si recò a Milano pur essendo di nascita e indole livornese. Appassionato di Macchiaioli cercò di condurne i pezzi migliori nella propria collezione personale.

Merito della mostra però, si deve a Giuliano Matteucci, che in accordo con la Fondazione Enrico Piceni e del comune di Viareggio, ha reso possibile l'incontro di questi due grandi protagonisti le cui collezioni ad oggi omaggiano la Fondazione Piceni e la famiglia Borgiotti. È così insomma, che Giuliano Matteucci ha permesso l'incontro tra grandi artisti ottocenteschi, facendoli dialogare tra loro alla luce di una modernità nuova, in cui hanno trovato spazio altre opere di confronto scelte tra i vertici dei Macchiaioli e dell'Ecole Italienne tutta.