Dall’indignazione per il disastro ferroviario all’idiozia, l’imbecille vive sui social network

Quando una tragedia diventa occasione di immotivato scherno

mercoledì 13 luglio 2016 12.15
"La cosa che più mi stupisce dell'incidente dei treni in Puglia è il fatto che ci siano i treni in Puglia".

"20 terr0ni deceduti e circa 35 i feriti gravi. Questa la grÅndĘ notizia che ho appena sentit0. 20 non sono tanti ma è pur sempre megli0 di nientÊ. Che Dio benedic i malfuzionamenti e i disagi che affligon0 semprë più la terr0nia. <3".

E' lecito avere opinioni diverse, su tutto e senza limiti. Inoltre per statistica su milioni di cittadini indignati non abbiamo dubbi che ce ne possano essere decine completamente discordi. Ma l'umanità non dovrebbe essere oggetto di speculazione filosofica e francamente capiamo poco o nulla delle motivazioni che possono essere dietro a simili messaggi se non una profonda e forse irreversibile idiozia. Ci riferiamo a messaggi che il noto social network ha mostrato e rese "virali" (forse in questo sono da trovarsi le motivazioni?), messaggi con un inquietante mix di razzismo e stupidità, talmente fuori luogo da poter essere anche false.

Pur nell'eventuale falsità, pur nella democratica possibilità di poter essere sempre liberi di dire la propria sempre e comunque, è imbecillità anche solo pensare che ciò possa esistere. E ne approfittiamo per indicare come questo paese è famoso oltre che per i santi e i navigatori, per la grande umanità che ha sempre mostrato in tutte le occasioni in cui di questa caratteristica ce ne fosse stato bisogno. Imbecilli, leoni da tastiera, razzisti fuori tempo massimo, hanno ben poco di italiano come la sintassi e la grafia di quei messaggi sembra comunque suggerire. Saranno dimenticati, come il biasimo che scorre sul filo dell'indignazione, e come i sentimenti negativi.
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